Strada facendo

Monsignor Gennaro Franceschetti, il ricordo di una figura che unisce più mondi

L’omaggio al provagliese che fra pochi giorni, il 14 giugno, avrebbe compiuto 89 anni, fu parroco a Manerbio dal 1989 al 1997
Il centro di Manerbio - © www.giornaledibrescia.it
Il centro di Manerbio - © www.giornaledibrescia.it
AA

Le peregrinazioni all’interno della terra bresciana, ricca di superficie quanto di figure capaci di imprimere profondi ricordi per il loro percorso di ideali e azioni, mi hanno condotto a Manerbio. Il centro della Bassa che ha saputo coniugare agricoltura e manifattura offre incontri e testimonianze, tra le quali una sala del locale ospedale a lui intitolata, che ricordano con apprezzamento monsignor Gennaro Franceschetti, il provagliese che fra pochi giorni, il 14 giugno, avrebbe compiuto 89 anni, qui fu parroco dal 1989 al 1997.

Prima di quell’intensa esperienza sacerdotale fu direttore del Centro Paolo VI in città mentre dopo l’attività pastorale manerbiese monsignor Franceschetti avrebbe assunto il ruolo di vescovo alla guida della diocesi di Fermo, nelle Marche, sino al febbraio del 2005, quando la morte lo colse nella giovane provincia collinare che degrada verso l’Adriatico.

In sua memoria nel 2011 è nata ed è attiva l’associazione Sfera Onlus, impegnata a fornire supporto formativo ai giovani in Congo, terra d'Africa provata da conflitti e disuguaglianze, con il progetto Maison de Paix.

Realtà presieduta da Giacomo Comincioli succeduto a Ennio Franceschetti, fratello di monsignor Gennaro, alla quale dedica particolari energie anche il vescovo monsignor Vincenzo Zani, figlio di Pralboino, arcivescovo titolare di Volturno e nominato dal 2022 da Papa Francesco archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa. In un viaggio per motivi professionali a Fermo ebbi modo alcuni anni fa di approfondire la conoscenza con l’allora sindaco della città Saturnino Di Ruscio, rimanendo particolarmente colpito dall’indelebile ricordo e dall’intenso affetto che la collettività riservava al presule bresciano.

Le parole del primo cittadino collimavano con quelle pronunciate alcuni anni dopo da don Alessandro Tuccinardi, parroco di Manerbio, in una circostanza dedicata al ricordo del suo predecessore, che evidenziavano il suo «calarsi tra la gente e il suo spendersi per la gente con semplicità e spontaneità, tessendo dialogo e costruendo ponti con chiunque incontrasse».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.