Dissuasori (fuori norma), che fastidio!

Viaggiando in lungo e in largo per la nostra vasta provincia non ditemi che capita solo al sottoscritto di affrontare, talvolta in rapida successione e ravvicinati tra loro, delle fastidiose protuberanze che emergono qua e là nelle strade urbane. Si tratta di dossi artificiali, o rallentatori di velocità od ancora, dissuasori di velocità. Strumenti comunemente utilizzati per ridurre la velocità dei veicoli in aree urbane, in prossimità di scuole, ospedali o attraversamenti pedonali.
Sebbene abbiano una funzione rilevante per la sicurezza stradale, aspetto che non dobbiamo né disconoscere né dimenticare, sono spesso fonte di disagio per gli automobilisti, in particolare per chi soffre di problemi alla schiena, per i motociclisti, per i conducenti di veicoli di emergenza e per chi percorre frequentemente le stesse strade. Il fastidio maggiore deriva da un'eccessiva altezza o dalla pendenza non conforme, dalla mancata segnalazione preventiva o dalla segnaletica non visibile. A volte le installazioni insistono su strade dove non è consentito realizzare dei dissuasori, come nel caso di strade principali o di scorrimento veloce. Troppi dissuasori fuori norma possono provocare possibili danni ai veicoli, l'aumento delle emissioni e del rumore. Diamo un veloce sguardo alla normativa italiana di riferimento.
Cosa dice la legge
L'installazione dei dossi rallentatori è regolamentata dal Codice della Strada, in particolare dall'art. 42 del Regolamento di esecuzione e attuazione (Dpr 495/1992), modificato da un decreto ministeriale del 22 giugno 1999. Secondo le disposizioni contenuti nelle relative disposizioni di legge, i dossi devono: essere installati solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 30 km/h, preferibilmente in aree residenziali; rispettare precisi standard dimensionali: altezza massima di sette cm e larghezza di 60 cm (per quelli in gomma prefabbricata), con profilo a «dorso di cammello». È obbligatoria la segnalazione preventiva, sia verticale, cartello, sia orizzontale, strisce di avvertimento. Non possono essere installati su strade in cui transitano mezzi pubblici di linea o veicoli di soccorso, salvo particolari deroghe.
Uno degli aspetti, quest'ultimo, che fa istantaneamente ritenere fuori norma la gran parte dei dossi che incontriamo, con sommo fastidio proprio perché presumiamo siano irregolari, sulle nostre strade. Scontato ricordare l'opportunità che le amministrazioni comunali rispettino le norme tecniche nella posa dei dossi per evitare inutili disagi, garantendo che il rallentamento della velocità non avvenga a scapito del comfort, della sicurezza e dell'efficienza della circolazione stradale. L'uso improprio di questi dispositivi, oltre a generare malcontento, può essere oggetto di ricorsi e richieste di rimozione da parte dei cittadini. Al cittadino automobilista, a torto o a ragione sovente tartassato, rimane la possibilità di ricevere informazioni o di segnalare irregolarità, rivolgendosi alla Polizia municipale.
Alzi la mano chi crede che tutti i dissuasori collocati sulle nostre strade siano in regola. Alzi l'altra mano chi crede che, a fronte di fondati dubbi, si procede alla segnalazione all'ente preposto, il dosso irregolare sarà rimosso o modificato secondo le norme...
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