Con l’Hub della conoscenza la Bassa guarda a Leno per disegnare il futuro

Muoversi nella vasta Bassa Bresciana riserva sempre piacevoli sorprese. Ne è una conferma la visita di Leno, dove l’eco storica del Dominato Leonense s’intreccia all’abbazia benedettina fondata dal re longobardo Desiderio nel 758. Poco più di mille anni dopo, nel 1783, su parte dei resti del sito religioso fu edificata Villa Badia.

Tra il Mille e il Millecento il monastero era un autorevole presidio religioso, nonché un centro di potere politico, a capo di numerose proprietà in varie aree del Nord Italia del Nord, godendo di diritti e privilegi concessi da papi e imperatori. Viene spontaneo pensare alla meritoria iniziativa dell’Hub della conoscenza, che intende contribuire a valorizzare l’identità del territorio, guardando anche a Cremona e Mantova.

Azione identitaria propedeutica a un’attività per favorire il dialogo e, appunto la conoscenza, tra giovani studenti e aziende. Con il dichiarato obiettivo di non perdere la sfida della trasformazione digitale e della transizione ecologica.

L’Hub della conoscenza è un progetto formativo nato della collaborazione tra Cassa Padana (Credito Cooperativo Italiano), Istituto Superiore Vincenzo Capirola di Leno e Polimi Graduate School of Management, la business school del Politecnico di Milano. Fondamentale e lungimirante supporto economico all’iniziativa è garantito dalla Cassa Padana.

L’Hub che sta vivacizzando la Bassa guarda al futuro, prefiggendosi di fornire alle nuove generazioni competenze d’eccellenza da mettere al servizio del territorio, offrendo ai manager di domani le conoscenze per guidare le aziende con una prospettiva industriale e gestionale orientata alla sostenibilità.