Economia

Oltre mille eccellenze per i cent’anni di Om

Mercoledì nel sito Iveco la presentazione dell’Inserto Bilanci realizzato dal Gdb insieme all’Università e a PwC
In via Volturno. Uno scorcio dello stabilimento Iveco di Brescia
In via Volturno. Uno scorcio dello stabilimento Iveco di Brescia
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Una storia lunga cent’anni e che ha segnato in modo indelebile il nostro tessuto produttivo. Una storia iniziata nell’ottobre del 1917, quando i fratelli Züst cedettero la Brixia-Züst - specializzata nella produzione di automobili - alla OM, conferendole contemporaneamente lo stabilimento di via Fiume, a Brescia. Una storia fatta di aristocrazia operaia, tecnologia, innovazione, manager stimati in tutto il mondo, welfare aziendale e che mercoledì alle 18 verrà celebrata insieme ad altre mille eccellenze dell’economia bresciana con la presentazione della dodicesima edizione dell’Inserto Bilanci realizzato dal Giornale di Brescia in collaborazione con l’Università statale e la Pwc.

OM è entrata a far parte del gruppo Fiat nel 1933; nel 1975 però il gruppo torinese dà vita alla nuova holding Iveco, che incorporerà tutti i marchi produttori di autocarri in portafoglio alla casa piemontese, tra cui appunto OM. Oggi rimane il marchio Om Still, ma fa riferimento a una società indipendente che produce carrelli elevatori. Mercoledì, però, all’interno dello storico stabilimento di Iveco, in città, verrà ricordata quella fabbrica che ha contribuito in modo decisivo all’avviamento della filiera bresciana dell’automotive.

Nel teatro di Iveco saranno presenti molti imprenditori bresciani, in rappresentanza delle maggiori società del territorio che sono state analizzate dal prof. Claudio Teodori nell’Inserto Bilanci. Nel 2016, le mille maggiori aziende bresciane hanno realizzato una crescita del fatturato del 2,2%, raggiungendo i 53,1 miliardi di euro.

«A fianco dello sviluppo delle vendite - scrive Teodori nella sua relazione -, cresce anche l’Ebit (reddito operativo complessivo), con una variazione vicina al 19%, con l’effetto di generare un moderato progresso nella redditività». Per questo motivo, secondo il docente di Economia aziendale all’Università degli studi di Brescia, ora le aziende bresciane devono «osare», dopotutto aggiunge «non esistono obiettivi difficili quando ci sono la consapevolezza della sfida e gli strumenti per affrontarla».

Un concetto che Teodori ribadirà durante la serata prima di passare alla premiazione di alcune aziende che nel corso dello scorso anno si sono distinte per straordinarie performance di bilancio. A queste realtà quindi Giornale di Brescia, Università statale e PwC conferiranno un «oscar» al bilancio. Un riconoscimento verrà assegnato anche ad altre tre società bresciane protagoniste di una personale storia d’impresa alquanto peculiare.

 

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