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«Lombardia: riaprono ristoranti, bar, parrucchieri e musei»

Nell'ordinanza anticipata dal presidente della Regione Lombardia anche la riapertura di palestre e piscine dal 25 maggio
Bar e ristoranti, via libera alla riapertura in Lombardia dal 18 maggio - © www.giornaledibrescia.it
Bar e ristoranti, via libera alla riapertura in Lombardia dal 18 maggio - © www.giornaledibrescia.it
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C'è l'intesa tra Governo e Regioni, Conte interviene per anticipare i dettagli del Dpcm che si accinge a licenziare e subito Regione Lombardia anticipa i contenuti dell'ordinanza che firmerà il governatore Attilio Fontana, accogliendo almeno in parte le date delle riaperture annunciate dal premier.

«Regione Lombardia ha deciso di riaprire musei, ristoranti, bar, parrucchieri, estetiste e molte altre attività commerciali. Via libera anche alle funzioni religiose»

Ancora una settimana e il 25 maggio nella nostra Regione potranno riaprire palestre, piscine e centri sportivi, mentre al momento nella nota diffusa da Palazzo Lombardia non c'è riferimento alla data del 15 giugno indicata da Conte per la ripresa dell'attività di cinema, teatri e centri ricreativi estivi per bambini. perché il provvedimento prende in considerazione solo le scadenze più imminenti, vale a dire fino al 31 maggio.

«Sarà obbligatoria la misurazione della febbre per i clienti dei ristoranti - rende noto Fontana. - Per il resto, in linea di massima, si seguiranno le indicazioni previste dalle linee guida delle Regioni e indicate già ieri al Governo». «Su tutto il territorio regionale - si legge nella nota della Regione - permane poi l'obbligo di portare la mascherina o altri indumenti utili a coprire le vie respiratorie anche all'aperto. Così come restano in vigore le disposizioni previste nella precedente ordinanza in tema di organizzazione del lavoro. Da lunedì - spiega infine il presidente Attilio Fontana - compiremo un altro importante passo avanti verso la nuova normalità. Sono certo che i lombardi sapranno agire responsabilmente e nel rispetto delle regole».

In ogni caso, bisognerà poi tenere d'occhio la curva dei contagi che d'ora in poi sarà rappresentata in particolare dal rapporto settimanale del Ministero della Salute, il primo dei quali pone proprio la Lombardia fra le tre Regioni più a rischio.

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