Italia e Estero

La lettera: «Germania, ricordati di quando ti abbiamo aiutata»

Lo scrivono l'ex ministro Carlo Calenda insieme ad alcuni amministratori, tra cui il sindaco Emilio Del Bono
L'ex ministro Calenda con i sindaci Del Bono e Gori: tutti tra i firmatari della lettera - © www.giornaledibrescia.it
L'ex ministro Calenda con i sindaci Del Bono e Gori: tutti tra i firmatari della lettera - © www.giornaledibrescia.it
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«Cari amici tedeschi, la memoria aiuta a prendere le decisioni giuste. Il vostro posto è con i grandi Paesi europei. Il vostro posto è con l'Europa delle Istituzioni, dei valori di libertà e solidarietà. Non al seguito di piccoli egoismi nazionali. Dimostriamo insieme che l'Europa è più forte di chi la vuole debole».

Lo scrivono, in una lettera sul Corriere della Sera, l'ex ministro Carlo Calenda insieme ai governatori di Emilia Romagna e Liguria, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, e ai sindaci Emilio Del Bono (Brescia), Luigi Brugnaro (Venezia), Marco Bucci (Genova), Valeria Mancinelli (Ancona), Virginio Merola (Bologna), Giuseppe Sala (Milano), Sergio Giordani (Padova), Giorgio Gori (Bergamo) e Francesco Italia (Siracusa).

«L'atteggiamento dell'Olanda è a tutti gli effetti un esempio di mancanza di etica e solidarietà. Solidarietà che molti Paesi europei vi hanno dimostrato dopo la guerra e fino alla riunificazione», si legge nella lettera, in cui si evidenzia che la sfida attuale «riguarda l'esistenza stessa dell'Unione europea».

«Oggi l'Unione europea non ha i mezzi per reagire alla crisi in modo unitario. E se non dimostrerà di esistere, cesserà di esistere. Per questo - si sottolinea - 9 stati europei (tra cui Italia, Francia, Spagna e Belgio) hanno proposto l'emissione di eurobond per far fronte alla crisi. Non si chiede la mutualizzazione dei debiti pubblici pregressi, ma di dotare l'Unione europea di risorse sufficienti per un grande rescue plan europeo, sanitario, economico e sociale, gestito dalle istituzioni europee».

 

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