Economia

L'Alfa Acciai chiude per il coronavirus: sospesa la produzione

Non ci sono contagiati, ma il gruppo ha deciso di fermare la produzione fino a data da destinarsi
L'Alfa Acciai - Foto © www.giornaledibrescia.it
L'Alfa Acciai - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Alfa Acciai, la più grande acciaieria di Brescia città, seconda a livello provinciale, sospende la produzione per l’emergenza coronavirus. Una decisione che va nella direzione auspicata ormai da più parti, cioè sospendere tutte le attività economiche non essenziali in Lombardia per limitare i contagi.

«Visto il contesto di allarme sociale e sanitario, alla luce delle indicazioni previste dai decreti del Governo e dalle misure adottate dalle amministrazioni locali, al fine di tutelare le proprie maestranze e collaboratori e per garantire maggiore protezione alla comunità bresciana, il Gruppo Alfa Acciai ha deciso da questa sera alle 22 la chiusura di tutti le attività del sito di San Polo, con esclusione delle consegne ai clienti e di minima parte delle funzioni di staff, che andranno avanti regolarmente, essendo in grado di garantire la massima sicurezza di tutte le persone coinvolte», si legge in una nota dell’azienda, che ha dunque invitato il personale, un migliaio di persone circa, a restare a casa.

«Pur avendo adottato, grazie alla collaborazione e disponibilità di tutti, fin dal primo insorgere dell'emergenza coronavirus di due settimane fa, tutte le misure finalizzate alla protezione dei dipendenti, quale anche la immediata chiusura della mensa e l'adozione di accorgimenti di protezione individuale, Alfa Acciai ha deciso un intervento drastico per consentire la massima cautela - prosegue la nota -. Al momento non sono stati registrati casi di contagio dei collaboratori. Si auspica che si possano creare in tempi brevi le condizioni per riprendere l'attività».

Proprio ieri, ristoratori, gestori di locali e negozianti bresciani avevano lanciato la campagna #chiusiperBrescia, decidento autonomamente di sospendere le attività per contrastare il coronavirus. Un'iniziativa che sta raccogliendo sempre più adesioni nel mondo del commercio e nei vari settori dell'economia. La salute, in particolare in questo periodo, va messa al primo posto

 

 

 

 

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