Coronavirus, il punto giornaliero di Regione Lombardia

Torna l'appuntamento dei rappresentanti di Regione Lombardia, una delle regioni più colpite dall'epidemia di coronavirus, per fare il bilancio della situazione, sia in merito ai contagi, sia in merito alle contromisure in corso.
Nel corso dell’appuntamento con la stampa, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha parlato di 3420 positivi in Lombardia, «una forte crescita rispetto a ieri dovuta anche al fatto che c'erano oltre 300 tamponi non caricati che giungevano dal laboratorio di Brescia», portando a un incremento di 800 casi positivi in un solo giorno. I ricoverati non in terapia intensiva sono 1661, dei quali 359 in terapia intensiva.
Le persone che stanno al loro domicilio sono 722, ha specificato Gallera, «i dimessi guariti sono 524 (+75)», ma «cresce il numero dei decessi, 154».
«Il quadro che abbiamo presente a due settimane è di particolare complessità», ha aggiunto l’assessore -. Oggi è arrivata una forte presa di posizione da parte del Coordinamento dei reparti di terapia intensiva. Hanno fatto arrivare al presidente Fontana un grido di allarme. Ci chiedono di mettere in campo misure forti. Regione Lombardia sta facendo cose che neppure noi potevamo immaginare di fare in pochissimo tempo. La linea in cui si arriverà ad una incapacità dei sistemi di dare una risposta si avvicina».
«Abbiamo raccolto l'appello e lo abbiamo condiviso. Il 28 febbraio in terapia intensiva per Coronavirus erano ricoverate 50 persone in Lombardia, oggi sono 359. Abbiamo condiviso questa situazione con i sindaci dei capoluoghi e da parte loro è arrivata una assoluta condivisione nel chiedere misure importanti. Per fermare il coronavirus insieme serve che ognuno adotti stili di vita importanti. La gioia che ho visto oggi per le vie della mia città non dobbiamo perderla, ma dobbiamo diradare la nostra vita sociale. Vi è l'assoluta necessità di farlo».
«Noi possiamo continuare a cercare di fare di tutto. Il decreto legge che sta per essere varato ci consentirà da lunedì assunzioni e acquisti straordinari per far fronte all'emergenza. Ma è una corsa contro il tempo. E allora noi abbiamo chiesto al Governo di assumersi la responsabilità di decisioni forti sulla scorta delle indicazioni forti del governo regionale, dei sindaci che con altrettanto senso di responsabilità si sono assunti. I casi positivi sono cresciuti in maniera vorticosa in questi giorni. Il problema è cosa succederà nei prossimi giorni. Il fatto che il trend di crescita si arresti o meno dipende da ciascuno di noi. Brescia evidenzia di essere una in cui il fenomeno è più consistente: 413 oggi i contagiati. Nella zona rossa dove la vita sociale è stata fermata i primi risultati si vedono».
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