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Brescia, tutti i conti della società dal Duemila a oggi

Nel 2020 arriva il primato dei ricavi con presidente Cellino. Su sette campionati in serie A, solo 4 sono stati chiusi in utile
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Brescia calcio, 20 anni di bilanci: l'analisi di Erminio Bissolotti
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Non basta la serie A per avere i conti in ordine. Lo dimostrano anche i bilanci del Brescia Calcio degli ultimi ventun anni. La partecipazione alla massima categoria del calcio italiano ha sempre garantito alle rondinelle un notevole aumento del volume d’affari, ma contestualmente ha comportato un pesante incremento dei costi di gestione (leggi anche monte stipendi) che spesso si è tramutato in un «rosso» nel conto economico.

Da inizio anni Duemila, la squadra biancazzurra ha disputato sette campionati di serie A, ma solo in quattro occasioni ha chiuso il girone di ritorno in utile: ossia nelle stagioni 2001/02, 2004/05, 2010/11 e 2019/20. Le prime tre annate portano la firma del presidente Gino Corioni. All’attuale patron Massimo Cellino va invece il merito di aver riequilibrato la situazione economico-finanziaria della società nell’arco di tre stagioni (dal 2017/18 al 2019/20), ritrovando appunto un risultato netto positivo nell’ultimo bilancio.

In attesa di conoscere i valori del rendiconto chiuso al 30 giugno 2021 (probabilmente verrà pubblicato nel Registro imprese della Camera di Commercio entro fine anno e di sicuro beneficerà dei 10 milioni di prestito pattuito con il Milan per Tonali ), uno degli effetti più rilevanti della «cura» Cellino è senz’altro quello relativo alla differenza tra ricavi e costi di gestione. Nella stagione 2019/20, le rondinelle hanno giocato in serie A, che immancabilmente ha scatenato un effetto «leva» sia sugli incassi (grazie soprattutto ai diritti televisivi) sia sui costi.

Ebbene: in quell’anno, segnato dallo scoppio della pandemia da Covid-19 (e quindi da una riduzione delle entrate legate alle partite giocate allo stadio Mario Rigamonti), il Brescia Calcio ha comunque prodotto un virtuoso rapporto tra ricavi e spese di gestione, senza peraltro fruire dell’aiuto delle plusvalenze. Non accadeva dalla stagione 2012/13. E, ampliando il raggio d’analisi, nemmeno con la presenza di Roberto Baggio in rosa (dal 2000/01 al 2003/04) si è riusciti a fare meglio. Anzi.

Il percorso di risanamento intrapreso quattro anni fa da Massimo Cellino non è stato repentino e, per di più, ha contemplato anche una serie di investimenti che hanno rafforzato la posizione patrimoniale della società di via Solferino. Non a caso, nel bilancio del Brescia Calcio la voce del Patrimonio netto è passata da un valore negativo di 822mila euro della stagione 2017/18 a 6,9 milioni (in positivo) nel 2019/20. Un miglioramento di non poco conto, che va a garanzia anche di tutti i fornitori.

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Brescia calcio, il bilancio del 2020: l'analisi di Erminio Bissolotti

Dei conti del calcio italiano, dello stato di salute del Brescia Calcio e della FeralpiSalò, si parlerà stasera dalle 20.30 a «Messi a fuoco», la trasmissione condotta da Andrea Cittadini che potrà contare su ospiti illustri. In studio ci sarà il presidente delle rondinelle Massimo Cellino, mentre sarà collegato via Skype il numero uno della FeralpiSalò Giuseppe Pasini, che tra l’altro è anche consigliere federale. Sempre in collegamento ci saranno il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni e il giornalista Mario Nicoliello, che è anche ricercatore in Economia aziendale all’università di Genova e ha scritto il libro «Azienda calcio in Italia - Alla ricerca dell’economicità».

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