Anna Danesi guida l’Italia verso il sogno: Usa ultimo ostacolo per l’oro
«Qui e ora». Se lo sono ripetute spesso le azzurre per costruire, passo dopo passo, il loro sogno a cinque cerchi. E oggi quel «Qui e ora» ha la certezza di una medaglia. Perché ciò che fino a pochi giorni fa era sempre stato un miraggio, svanito nella migliore delle ipotesi ai quarti di finale, adesso, prima ancora di scendere in campo per l’ultimo atto, è già realtà.
Unicità
Non solo la Nazionale italiana di pallavolo capitanata dalla bresciana Anna Danesi, battendo 3-0 la Serbia ai quarti, ha compiuto il passo che nessuno prima d’ora era riuscito a coprire, ma è andata anche oltre, superando pure la semifinale grazie al 3-0 inflitto alla Turchia (il secondo del torneo dopo quello rifilato nel girone), e assicurandosi la possibilità di giocarsi la medaglia che brilla di più.

Se quel «Qui e ora» sarà d’oro o d’argento lo sapremo solo oggi, al termine dell’incrocio che, a partire dalle 13, porrà le nostre di fronte agli Stati Uniti. Dopo le campionesse del mondo e quelle d’Europa, ci sono dunque quelle olimpiche in carica da affrontare. Senza ansie, senza timori, perché l’Italia di oggi è una squadra che non ha paura di nulla, con una forza mentale che impressiona.
Qualità
««Abbiamo offerto grandissime prove di gruppo – è consapevole capitan Danesi - soprattutto le ultime due. Credo che la chiave sia il fatto che la squadra sia sempre rimasta focalizzata sull’obiettivo, non abbiamo forse ancora giocato al 100%, ma abbiamo dato tutto quello che avevamo e questo ha fatto la differenza, ci ha permesso di vincere 3-0 contro due delle squadre più forti del mondo».
Tra le chiavi del successo c’è la forza del gruppo: «Uno dei punti di forza poi è l’organico: chi è stato chiamato in campo ha contribuito in maniera fondamentale». Per un approdo sperato, agognato: «Che avremmo raggiunto questo risultato ci credevo da diversi anni. Quando ti avvicini alla competizione poi lo credi ancora più e vista la Volleyball Nations League, durante la quale siamo cresciute nel gioco e a livello di maturità come persone, ero convinta di poterci giocare una medaglia. Poi all’Olimpiade può succedere di tutto, però ho sempre avuto grande fiducia».
Adesso c’è l’ultimo atto: «Non dobbiamo guardare ai precedenti, gli Stati Uniti stanno giocando molto bene. Noi dovremo stare attente, rimanere lucide, e sarà determinante avere pazienza. Abbiamo scritto un pezzo di storia, adesso vogliamo scrivere la parte finale, con la speranza che sia la più bella delle fiabe».
Sul podio il Brasile
Intanto, il bronzo va al Brasile che nella finale per il terzo posto batte 3-1 la Turchia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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