Volley

Anna Danesi, emozioni d’oro: «Capirò pian piano che sono nella storia»

Nadia Lonati
La bresciana trionfatrice nel volley alle Olimpiadi: «Ho sempre sognato questo successo, ci vedo dentro tanti sacrifici»
Da sinistra Anna Danesi, Sylla, Egonu e Fhar - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra Anna Danesi, Sylla, Egonu e Fhar - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Quante volte ha sognato di ripercorrere le linee dell’effige della dea Atena Nike con le sue dita, quante volte ha immaginato di poter stringere un sogno tra le mani.

In ogni ora in palestra fatta, in ogni percorso trionfale vissuto, così come nelle cadute c’era una goccia di quel metallo anelato. Che domenica si è fuso in una medaglia d’oro splendida, mai raggiunta prima dalla pallavolo italiana.

Sogno realizzato

Anna Danesi, capitana dell’Italia femminile del volley che quella medaglia è andata a prendersela, ancora fatica a realizzare. «È proprio bella – se la coccola Danesi - ancora non me ne rendo conto, mi viene da piangere quando ne parlo, è assurdo e strano, quando la stringo tra le mani mi dico che è davvero mia, quegli attimi che non ce l’ho con me faccio fatica a non vederla.

È tantissima la gioia per averla conquistata, l’ho sempre sognata, ho sempre sognato la parte con la dea Atena, e ora che è qui dentro ci vedo tantissimi sacrifici, ma anche qualcosa di meraviglioso che si è realizzato. Domenica ho dormito pochissimo, forse un’ora e mezza o poco più, però la medaglia è rimasta vicino a me, sul comodino, a farmi compagnia».

Miglior centrale del torneo

L’atleta, eletta miglior centrale del torneo, ripercorrere i vari momenti, l’Inno di Mameli cantato come lei desiderava, e come aveva raccontato anche a queste colonne, sul podio del torneo a cinque cerchi, il viso raggiante percorso dalle lacrime più belle: «è successo davvero ed è stato incredibile, con tanti italiani intorno è stato come essere catapultati in Italia a festeggiare, ho sognato quel momento tante volte, pensare sia diventato realtà è tra le gioie più grandi che si possano provare nella vita, da pelle d’oca, credo anzi che questa sia la vittoria più bella perché cercata tantissimo.

E poterla cogliere con la mia famiglia e le persone che amo vicine è stato molto importante e ha dato quel qualcosa in più».

  • Il gruppo azzurro fa festa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley - Il gruppo azzurro fa festa - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
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    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
  • Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley
    Anna Danesi festeggia l'oro con l'Italvolley

Un paese d’oro

Lei vi è arrivata partendo da un paese, Roncadelle, oggi agli onori delle cronache per avere ori olimpici, ovvero il 25% degli ori vinti dall’Italia, che ha altri giovani in rampa di lancio e che in passato ha visto il pilota Bruno Giacomelli imparare a guidare tra le sue strade per poi divenire un campione di Formula1, e per quante vittorie arriveranno poi, questa è di quelle che rende immortali: «forse lo capirò pian piano che siamo entrate nella storia, credo che un gruppo così forte non sia facile da trovare, noi abbiamo avuto fortuna, perché in questi anni le generazioni hanno sfornato atlete molto forti. Siamo partite dicendo «vediamo come va», siamo tornate con il colore più bello addosso, con la medaglia, quella che ogni sportivo vuole.

Da capitana, non posso che essere fiera di come hanno giocato le mie compagne: non ci siamo perse un attimo, siamo sempre state insieme, e insieme ci siamo aiutate. Siamo indistruttibili, perché in questi anni abbiamo fallito obiettivi importanti, ma ci siamo sempre rialzate, e anche in questa Olimpiade, ogni volta che qualcuno provava a metterci sotto, siamo state lì, non ci siamo sfaldate, anzi.

Non mi aspettavo di chiudere un percorso con un solo set perso, ma abbiamo giocato davvero un’ottima pallavolo, con una forza e una compattezza che non so se si ripeteranno. Siamo arrivate a Parigi decise, anche se timorose, però Velasco ci ha sempre detto di guardare al «qui e ora» e questo ci ha aiutato».

Il futuro

Ora che futuro si può immaginare per lei e per la Nazionale? «Adesso ho bisogno di riposo, fare estati senza mai fermarsi è tosta, gli anni cominciano a salire, quindi devo dosarmi, mi vedo ancora in Nazionale, ma ho bisogno di staccare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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