Sport

Vincono il ricordo di Mero e la nuova Curva Nord

Brescia-Pro Vercelli non è stata soltanto l'1-1 del campo: dalla nuova Curva Nord al ricordo di Mero, le altre emozioni del Rigamonti.
AA

Brescia-Pro Vercelli non ha vissuto solamente dell'1-1 maturato sul campo per l'autorete di Stovini e il pareggio di De Maio. I brividi nella schiena infatti sono arrivati sì per il primo vero freddo stagionale, ma anche per quanto il Rigamonti ha saputo regalare fuori dal rettangolo di gioco.

A partire dal riccordo di Vittorio Mero, indimenticato giocatore del Brescia e nativo di Vercelli. Dopo il minuto di silenzio rispettato per la morte dell'alpino caduto in Afghanistan, il capitano della Pro Vercelli Alessandro Ranellucci va a depositare un mazzo di fiori proprio sotto la nuova Curva Nord in ricordo dello "Sceriffo". Partono gli applausi e i cori, Zambelli lo aspetta a centrocampo per dargli un "cinque" di ringraziamento.

Nell'intervallo è la mamma di Mero, commossa, a raccogliere il saluto dei tifosi nel suo giro di campo: le viene regalata una sciarpa dai tifosi, lei la indossa e manda baci che sanno di grazie sincero.
Ma il sabato con la Pro Vercelli è anche quello che inaugura ufficialmente la nuova Curva Nord, quella attaccata al campo, quella senza reti di protezione. Nonostante il maltempo sono ben oltre in tremila a popolarla. Le due azioni salienti arrivano proprio lì, l'autorete di Stovini e il pareggio di De Maio, ma la cosa che emerge di più è il tifo. I cori si sentono, la nuova curva in qualche modo spinge i giocatori, fa da stimolo. Innegabile.

Per questo il pareggio "gnagneroso" sa comunque di festa, soprattutto per i 18 abbonati estratti a sorte in settimana a cui il Brescia Calcio ha donato la maglia celebrativa indossata da Caracciolo e compagni contro il Lanciano.
Gianluca Magro

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia