Vela

Dalla Franciacorta alle regate: i capolavori di Maxi Dolphin che nascono a Erbusco

Tanti i bresciani a bordo delle imbarcazioni create nel cantiere del Gruppo Terra Moretti
Uno dei maxi yacht pensati e costruiti nel cantiere del Gruppo Terre Moretti ad Erbusco - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei maxi yacht pensati e costruiti nel cantiere del Gruppo Terre Moretti ad Erbusco - © www.giornaledibrescia.it
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In Franciacorta, precisamente a Erbusco, si trova uno dei più importanti cantieri navali italiani specializzato nella costruzione di yacht a vela e motore performanti realizzati in pezzi unici. Si tratta di Maxi Dolphin, che nasce nel 1987 dalla passione per la vela del suo fondatore e imprenditore di successo Vittorio Moretti del Gruppo Terra Moretti, holding attiva nel settore delle costruzioni, dei resort e del vino.

Storia

Il cantiere nasce prima di tutto per una esigenza personale, ovvero la costruzione del maxi yacht a vela Carmen di Bellavista e poi del maxi da 115 piedi Viriella, che tuttora si può incrociare in Sardegna durante la Maxi yacht Rolex Cup con spesso al timone Mauro Pellaschier e un gruppo di storici amici come Elio Sina, papà di grandi velisti del lago d’Iseo, o Gianni Giordo, in passato sulla classe olimpica sul Tornado con Giorgio Zuccoli e Angelo Glisoni, tutti dell’Ans Sulzano così come Vittorio Moretti e famiglia. Ma anche i gardesani Santino Fasoli e Oscar Tonoli spesso sono nel team.

Nel comparto industriale della Moretti costruzioni, dove ha sede anche il cantiere, sono passati importanti armatori, progettisti e velisti del mondo. Il Maxi Viriella è stato progettato dal grande German Frers, ad esempio. Ma alla Maxi Dolphin hanno anche costruito due barche da regata molto diffuse sui nostri laghi come il Joker del progettista Ettore Santarelli e poi il Dolphin 81, che vanta tuttora un’agguerrita flotta gardesana e più di cento imbarcazioni in Europa. Barche sulle quali si sono formati tanti appassionati e utilizzate per «match race» con i velisti di America’s Cup al Circolo vela Gargnano.

Dal 2016 la Maxi Dolphin è passata al fidato Luca Botter, dall’inizio al fianco del fondatore e che ora ricopre il ruolo di amministratore delegato e general manager con il socio e ingegnere navale Giovanni Pizzati, che dal Garda alla Franciacorta ha portato anche la sua esperienza di ottimo regatante. Un mix di competenze e territorialità tra Iseo e Garda che oggi si consolida in una leadership nel mercato degli yacht a vela di grandi performance e design. Barche in pezzi unici o in serie limitata, ma personalizzabili in base alle esigenze del singolo. Una cura dei dettagli e del design maniacale. Il cantiere ha più di 36 maestranze altamente specializzate nei vari settori dell’arredo, dell’impiantistica e della parte strutturale. Tra di loro ci sono tanti giovani velisti e regatanti a garantire che la barca non deve essere solo bella, ma anche velisticamente efficente.

Nomi di calibro

Bruce Farr, German Frers, Bill Tripp, Luca Brenta, Studio Botin, Architetto Bottino e Studio Ceccarelli hanno dato i loro disegni al cantiere progettando imbarcazioni da 60 a più di 100 piedi (per intenderci fino a più di 30 metri) grazie anche a un forno di cottura del carbonio lungo fino a 40 metri e largo 12, un unicum in Italia. Il tutto su un’area di 3.500 metri quadri, come detto all’interno del comparto industriale della Moretti Costruzioni. In questo momento sono in fase di avanzata costruzione tre yacht a vela tra i 55 e 70 piedi per un armatore inglese, un tedesco e un italiano. Il 55 è un full electric, una bella sfida. I tempi di consegna variano da uno a due anni in relazione alle dimensioni e alla complessità del progetto.

Il poter seguire ogni fase della realizzazione in stretto contatto con Luca Botter e Giovanni Pizzati permette di intervenire immediatamente per trovare la miglior soluzione da condividere con l’armatore. Visitando il cantiere e i vari settori, colpisce la passione delle maestranze e l’organizzazione perfetta.

A motore

Maxi Dolphin è sinonimo anche di «Motor Yacht» con la bellissima serie degli MDPower: anche in questo caso potenza e design sono portati ai massimi livelli. Il «tailor made» del cantiere Maxi Dolphin guarda sempre più al mercato internazionale oltre che a quello nazionale. Un segmento in grande crescita e un cantiere di solide tradizioni: un futuro di prospettiva che porta nel mondo il Made in Brescia. Un bel biglietto da visita anche per la Franciacorta, il lago d’Iseo e tutta la provincia.

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