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Tavecchio furente: «Mi sono dimesso, il Consiglio no»

Il presidente dimissionario della Figc: «Ventura non fu una mia scelta»
Carlo Tavecchio - Foto Ansa/Angelo Carconi
Carlo Tavecchio - Foto Ansa/Angelo Carconi
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«Ho rassegnato le dimissioni e per mero atto politico le ho chieste al Consiglio, ma nessuno le ha rassegnate. Siamo arrivati a un punto di grandi speculazioni. La Lega Pro non è mai stata alleata, la settimana scorsa mi era stato inviato il documento programmatico». Lo ha detto l'ormai
ex presidente Figc, Carlo Tavecchio, nella conferenza stampa seguita al consiglio federale.

Il presidente dimissionario della Figc, Carlo Tavecchio, ha parlato in conferenza stampa dopo la riunione del consiglio federale.

«Con un gol ora sarei consedierato un grande - ha detto -, il mio impegno nel calcio continuerà, ma nel mondo dilettantistico». 

«Ieri il presidente del Coni Malagò ha rivelato che fu Marcello Lippi a scegliere Gian Piero Ventura come Ct in una rosa di quattro nomi, parlando di un incontro durante una cena privata. Ma io - sottolinea Tavecchio - non parlo delle cene private, io mi sono sempre assunto la responsabilità dell'arrivo di Ventura, ne siete tutti testimoni. Eppure Tavecchio paga per la mancata qualificazione al Mondiale, un insuccesso sportivo». 

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