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Tanti auguri all'«Airone» Caracciolo, nato il 18 settembre 1981

Oggi presidente del Lumezzane, è stato giocatore simbolo del Brescia Calcio
Andrea Caracciolo detto l'Airone ritratto dalla matita di Ghidinelli
Andrea Caracciolo detto l'Airone ritratto dalla matita di Ghidinelli
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Lo spazio che accoglie le vignette «in punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.

Il 18 settembre 1981 a Milano nasceva Andrea Caracciolo. Quello tra l'Airone, come veniva soprannominato per il suo particolare modo di esultare ad ogni realizzazione (nell'illustrazione di Ghidinelli lo vediamo appunto nelle vesti di questo uccello) ed il Brescia fu un rapporto segnato da un forte legame. 

Andrea nella sua carriera indossò per quattro volte la casacca delle Rondinelle. La prima volta nella stagione 2001/02, quando approdò ventenne in terra bresciana e non riuscì a ritagliarsi spazi disputando sette partite e realizzando due marcature. Rientrò all'ombra del Cidneo l'anno seguente e qui vi rimase dal 2003 al 2005, disputando 65 partite e realizzando 24 marcature. A fine stagione 2004/05 fu ceduto al Palermo per otto milioni di euro più il cartellino di Possanzini. In terra sicula Andrea firmò un contratto quinquennale. Con la maglia dei rosanero il suo rendimento fu altalenante e dopo tre stagioni, dove in 81 presenze realizzò 14 marcature, fu acquistato in comproprietà dalla Sampdoria per quattro milioni di euro. A Genova rimase il breve volgere di pochi mesi nei quali giocò soltanto sei partite nelle quali realizzò un goal: infatti, Gino Corioni nel gennaio 2008 volle riportarlo a Brescia. Lo pagò sette milioni e risolse le questioni legali pagando 3,5 milioni al Palermo, 3,5 alla Sampdoria e diventandone padrone del cartellino.

Andrea ogni volta che veste la maglia delle Rondinelle come d'incanto rinasce e nel suo terzo rientro, dal 2008 al 2011, disputa 114 partite, realizzando 58 marcature. Nel 2011 l'ultimo giorno di calciomercato passa al Genoa in compartecipazione. Nella città della Lanterna non brilla e così la società ligure lo gira in prestito al Novara il 4 gennaio 2012. A fine stagione Brescia e Genoa non trovano un accordo e si ricorre alle buste: il Brescia si aggiudica l'intero cartellino del giocatore. Per la quarta volta tornò ad indossare la maglia con la «V» sul petto. Con le Rondinelle rimase dal 2012 al 2018 e su 202 partite disputate realizzò altri 86 goals.

Nel 2018 si ruppe il sodalizio con il Brescia ed Andrea si trovò svincolato. La passione per il calcio lo portò a firmare un biennale con la Feralpi Salò, per poi successivamente firmarne un altro con il Lumezzane. Fu con la maglia della squadra valsabbina che nel 2022 si ritirò dal calcio giocato. L'Airone è il miglior cannoniere nella storia delle Rondinelle, con qualcosa come ben 179 realizzazioni, delle quali 173 in campionato ed avendo indossato per ben 418 gare ufficiali la casacca biancoazzurra, senza ombra di dubbio si può annoverare tra le Bandiere del Brescia.

Auguri Airone! 

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