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«Sistema Infront», il Brescia ribadisce: solo accordi commerciali

La società advisor della Lega B: con noi il campionato cadetto ha visto crescere gli utili
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Il Brescia calcio ribadisce con un comunicato quanto dichiarato dall’ad Rinaldo Sagramola qualche giorno fa, in merito all’indagine della Procura di Milano sul cosiddetto «sistema Infront».

«L’unico rapporto intrattenuto e in essere con Infront Italy - dichiara la società di via Bazoli - è costituito esclusivamente da contratto promopubblicitario». 

Un contratto, si precisa, «che ha iniziato a spiegare effetti solo dal 1° luglio scorso». «In relazione a tale contratto - si legge ancora nel comunicato - alcun importo è stato corrisposto da Infront Italy anteriormente al 1° luglio 2015 e, conseguentemente, alcuna anticipazione sui corrispettivi di tale contratto era intervenuta al momento della ricapitalizzazione della società». 

La precisazione ha fatto seguito ad alcune indiscrezioni della stampa nazionale secondo le quali anche il Brescia sarebbe coinvolto nelle indagini della Procura di Milano.

Intanto Infront ha manifestato soddisfazione per le dichiarazioni del presidente Abodi che «nell’elogiarne il lavoro svolto - dice un comunicato della società - ha sottolineato che la collaborazione con Infront ha consentito alla Lega di Serie B di acquisire importanti benefici in termini di esperienza e risultati economici».

L’advisor della Lega ricorda come «prima dell'inizio della collaborazione il campionato di Serie B non andava in onda e i ricavi erano praticamente inesistenti mentre oggi, grazie all'attività di Infront, tutte le partite vengono trasmesse e i ricavi sono cresciuti in modo eccezionale». 

Riguardo al contratto di advisor, Infront conferma che «la decisione di rimandare a una fase successiva le trattative per il rinnovo è stata presa di comune accordo prima dell’estate e che, fino al 30 giugno 2016, rimane in essere l’attuale accordo».

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