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«Servirà tempo ma quanti stimoli e quanta voglia d’Europa»

Il play della Germani Luca Vitali: «Il lavoro da fare sarà tantissimo» E sull’addio di Michele...
Luca Vitali Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
Luca Vitali Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
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La chiamano estate, ma per qualcuno oltre che il profumo del mare è sempre molto forte anche quello delle responsabilità: perché quelle, se le hai nel Dna, in vacanza non ce le mandi mai. Per informazioni, rivolgersi a Luca Vitali che si sta godendo gli ultimi scampoli di relax prima di dare il via ad una stagione che tra Nazionale e «doppia Germani» tra campionato ed Eurocup definisce «un vero e proprio tour de force» alla fine di un periodo di riposo «nel quale però mi sono immerso pure nel ruolo che ho assunto nel settore giovanile di Brescia perché se mi prendo un impegno cerco di affrontarlo al massimo e con la giusta concentrazione: tutto quello che ci vuole per essere davvero utili e trasmettere qualcosa a ragazzi che sono il futuro».

Intanto però c’è un presente che chiama. Ed è il presente dal leader sul parquet del play bolognese.

Un presente: «Che mi stimola moltissimo. Alle porte di una stagione nella quale l’asticella si alza col duplice impegno che ci attende, partiamo da una specie di azzeramento del roster: questo significa dover essere tutti parecchio consapevoli del moltissimo lavoro che ci aspetta, ma anche essere motivatissimi. Aumentano le responsabilità, ma io ne sono felice».

Certezze. Se Vitali vede più stimoli che timori dentro la rivoluzione vissuta quasi a sorpresa della Germani: «È perché comunque le basi non mancano. I pilastri sono solidi e sono la società, coach Diana e poi Moss, il sottoscritto e Sacchetti. Tutti quanti ci daremo da fare in tutti i modi per far sì che i nuovi assimilino subito la nostra mentalità e il modo di giocare per sopperire a quella mancanza del vissuto comune che l’anno scorso ci ha dato indubbiamente dei vantaggi. Ci vorrà tempo, ne avremo bisogno - prosegue il play - ed io sono sicuro che l’ambiente questo lo capirà. Io nei nostri tifosi ho molto fiducia e so che ancora una volta sapremo crescere e affrontare insieme le nuove sfide». Su tutte quella d’Europa: «Il palcoscenico delle coppe è unico, è magnifico, dà qualcosa di speciale e mi emoziona tornarci attraverso una realtà che ci si affaccia per la prima volta. Non vedo l’ora... Quanto agli obiettivi che realisticamente potremo centrare, al di là dei risultati io devo dire che dobbiamo consolidarci, arrivare ai play off e alla Coppa Italia e non dovrà importare come ci arriveremo perché ciò che conta è prendere questi traguardi... Poi una volta lì ce la si gioca».

Retroscena. Torniamo all’estate di Luca. Fatta di relax, delle famose responsabilità e anche della separazione sul campo dal fratello Michele. Situazione non facile da gestire: «È stato particolare vivere il suo addio - racconta Luca - perché io con lui ho cercato di fare sia il fratello che il compagno. Per lui - ci svela un retroscena il play - non è stato semplice decidere cosa fare. A un certo punto, nel momento in cui doveva decidere mi ha detto "Luca, tu hai fatto moltissimo per me, io devo ripagarti di tutto e voglio che vinciamo un trofeo insieme". Io gli ho detto "il più bel trofeo è che tu viva bene e al meglio le tue esperienze"». Perché responsabilità, vuol dire anche non condizionare a costo di perdere pedine fondamentali: «Quali sono state Michele e Marcus. Ma per loro siamo tutti contenti. Ora, tutti al lavoro su un gruppo nuovo e per il quale la società è stata brava a trovare le persone giuste da inserire in questo puzzle».

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