Serie D: addio Montichiari, ecco l'«Atletico»

Per un sogno che si realizza, quello di poter usufruire di una struttura come Montichiarello, c'è n'è uno parallelo che sfuma, che fa male perché, nonostante fosse atteso, giovedì è diventato ufficiale. Il Carpenedolo prenderà il posto del Montichiari nelle strutture del comune bassaiolo nel prossimo campionato di Serie D, cambiando denominazione sociale (quel famoso Atletico Montichiari del quale tanto si era chiacchierato nelle settimane passate) e trasferendo amministrazione e dirigenza nella terra dei cugini.
Tutto è accaduto in poche ore nella giornata che sanciva il termine ultimo per presentare domanda di iscrizione all'Interregionale. Il Monti ha rinunciato al suo posto dopo la retrocessione dalla LegaPro dello scorso maggio, speranzoso di avere risposte positive riguardo alla proposta avanzata di prendere parte al campionato di Eccellenza; il Carpe ha ufficializzato l'accordo con il Comune per poter fare la valigia dal Mundial '82 e approdare al Romeo Menti.
Tecnicamente non si tratta di una fusione, come si era ipotizzato in un primo momento, bensì di un trasferimento in piena regola. «Sono davvero molto contento di questo accordo - ha raccontato il presidente dell'ex Carpenedolo, ora Atletico Montichiari Maurizio Viola -. Non ho mai nascosto la mia volontà di poter utilizzare una struttura come Montichiarello: dispiace lasciare Carpenedolo, dove sono nato calcisticamente, ma non perderò il sostegno e il lavoro di nessuno dei miei collaboratori. Abbiamo le chiavi degli impianti, nei prossimi giorni faremo i sopralluoghi di rito, quello che è successo tra la vecchia società e il Comune non mi riguarda».
A fargli eco anche il diesse Marco Bosio. «Per quanto riguarda il settore giovanile, la scuola calcio verrà affidata alla gestione del Parma Calcio; gli altri cambieranno il nome e si alleneranno a Montichiarello, dove ovviamente le porte al momento delle iscrizioni saranno aperte a tutti. Per il resto, non ci saranno novità: anche i nostri sponsor storici non si faranno da parte, diciamo che abbiamo solo cambiato sede. Se penso di poter tesserare qualche giocatore del Montichiari? Io li considero alla pari di atleti di altre squadre, è chiaro che alcuni potrebbero fare al caso nostro e non lo nascondo».
Umore decisamente differente in casa rossoblù. «Avevate dubbi? Io onestamente, visti gli ultimi sviluppi, ero sicuro sarebbe andata a finire in questo modo - ha spiegato ieri il patron monteclarense Francesco De Pasquale -. Credo che l'amministrazione comunale avrebbe potuto trovare un modo più dignitoso per procedere: forse il Carpenedolo ha dato maggiori garanzie, ma che delusione apprendere che a loro è stata data questa possibilità. Il Comune e le banche ci hanno condannato senza appello. Riguardo alla mia società, nulla di nuovo: abbiamo rinunciato come già detto alla D, aspettiamo di avere l'ok per l'Eccellenza».
Prima di chiudere, una precisazione sul discorso stipendi. «La Lega ha certificato che utilizzerà la fidejussione per saldare gli arretrati - ha spiegato -: a questo punto la banca deve pagare e la garanzia essere incassata. Sono tempi tecnici che non dipendono da noi perché il Montichiari risulta a debito di 82,85 euro: la fidejussione è di 300mila, fate voi i calcoli».
Chiara Campagnola
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