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Saluti alla Regina, è già Balo-Italia

Balotelli e Marchisio, Pirlo e Prandelli: la squadra c'è e può crescere. Le pagelle degli azzurri dopo il 2-1 con l'Inghilterra.
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La prima notte brasiliana degli azzurri è splendida: con un calcio eccellente, superiore agli avversari per organizzazione, l'Italia archivia l'Inghilterra e guarda alla sfida con la Costa Rica sapendo che chi vince sarà praticamente certo di passare il turno. Merito della squadra, che ha retto anche nelle fasi più difficili, quando la stanchezza iniziava a farsi sentire, e dei singoli. Marchisio che buca la difesa avversaria con un rasoterra imprendibile da 25 metri. Sirigu che amministra l'area con sicurezza. Pirlo che prende per mano i suoi compagni e Balotelli, raggiante dopo il gol che vale la partita. Merito anche dei giovani, come Darmian, che hanno dato tutto per i tre punti. Il pareggio di Sturridge non ha demoralizzato i ragazzi di Prandelli, anzi. Rivedendolo, sembra aver dato ai nostri l'ispirazione per bucare la stretta difesa inglese. Ecco le pagelle degli azzurri.

Sirigu 7: entra per Buffon ed è protagonista. Parate e uscite, è sempre sicuro. Subito impegnato da Wellbeck para bene, ma non può niente quando sul secondo palo sbuca Sturridge per l’1-1. Molto reattivo su una punizione di Baines a un quarto d’ora dalla fine;

Darmian 6.5: ha corsa e tempi di inserimento, il gioco offensivo azzurro è tutto sulla sua fascia. Non soffre l’esordio mondiale, semmai a soffrire è la difesa inglese sulle sue discese. Da applausi uno stop e girata in area inglese nel secondo tempo; 

Barzagli 6.5: fatica non poco a contenere Sturridge e gli inserimenti dei trequartisti inglesi. Ci mette un pò di esperienza, e spesso il fisico

Paletta 5.5: molto insicuro, perde palloni preziosi che diventano armi terribili per la velocità degli attaccanti inglesi; 

Chiellini 6: a sinistra al posto dell’infortunato De Sciglio, soffre molto la posizione. Si vede che non è più terzino, e quando avanza il pallone tra i piedi scotta. Anche per lui un paio di disimpegni sbagliati; 

De Rossi 6.5: centrale davanti alla difesa, qualche volta arretrato per allargare a tre la linea davanti a Sirigu. Col gioco fermo, finisce per essere regista ma gli spazi sono pochi, e lo scarso dinamismo azzurro non lo agevola. Prezioso in copertura quando l’Inghilterra, sotto per la seconda volta, spinge al massimo;

Candreva 7.5: con Darmian un altro dei pochi azzurri dalla corsa sciolta. Spesso scambia col terzino, prova il tiro, mette in mezzo palloni interessanti. Coglie un palo allo scadere del primo tempo, apre il secondo col movimento perfetto che porta al cross per il 2-1 di Balotelli. Dal 33’ st Parolo sv;

Pirlo 7: Nell'Italia bicefala di Prandelli è l'elemento di esperienza. Che velo sul gol di Marchisio! E sembra ancora di sentire il colpo secco della palla sulla traversa in una punizione che poteva diventare da antologia; 

Verratti 6: all’esordio mondiale non sembra patire emozione, ma la coppia con Pirlo funziona solo a metà. I due talvolta si pestano i piedi, e comunque quello che emerge è il talento e il fosforo del veterano, non la verve del giovane. Dall’11 st Thiago Motta 6: entra per il possesso palla, rallenta l’azione quanto serve; 

Marchisio 7: svaria a destra e sinistra, prova ad appoggiare Balotelli negli inserimenti in area ma i corridoi sono tutti chiusi. Lui ne trova uno da fuori area per l’1-0; 

Balotelli 7.5: Il Brasile è con lui, lui è per il Brasile. Al di là del gol, sembra fatto apposta per giocare ed esaltare tutti a queste latitudini: controllo di palla, sfrontatezza, energia vitale. È il suo mondiale e giustamente sta cominciando a prenderselo. Ottimo il gol di testa, preceduto da un movimento che lascia spaesati i difensori inglesi. Non manca di ricordarci che lui è diverso dagli altri: in quanti avrebbero osato un pallonetto come quello che ha fatto sudare freddo Hurt? Peccato che Jagielka abbia intuito la traiettoria salvando in extremis.  Dal 27’ st Immobile sv;

Prandelli 7: Voto meritato non solo per la vittoria e le scelte: porta la squadra a Manas in una condizione atletica nettamente superiore a quella degli inglesi. Controlla le emozioni e reagisce alle avversità (leggi infortuni) con saggezza. Nella partenza felice c’è tanto merito suo. 

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