Transvecta e quel «si può fare» dopo il ko con Padova

Parola d’ordine, ignorare le statistiche. Da quando nei play off del campionato di rugby vale la somma dei punti realizzati nelle due partite, nessuna squadra sconfitta in casa al primo turno è mai riuscita a ribaltare al ritorno l’esito del doppio confronto, qualificandosi in trasferta per la finale. «Eppure secondo me il Calvisano ci crede - dice Giampiero De Carli, l’ex tecnico dalla nazionale, presente in tribuna, fra il pubblico, sabato sera -: ci crede la società, ci crede l’ambiente, ci credono gli allenatori, ci credono i giocatori. Rimontare quattro punti non è un’impresa impossibile, soprattutto se il Petrarca affronterà la partita con la convinzione di aver messo la finale in cassaforte vincendo al San Michele».
Sentimenti
Effettivamente, nel dopo partita, fra i gialloneri, il sentimento prevalente era il rammarico per l’occasione persa, e la convinzione di potersi rifare al Plebiscito. L’anno scorso, a Padova, il Calvisano vinse proprio con quattro punti di vantaggio e, un paio di mesi fa, proprio al Plebiscito, i gialloneri erano ancora in vantaggio di quattro a un pugno di minuti dalla conclusione. Insomma i margini per sperare ci sono: certo servirà un gioco di prestigio molto accurato perché i famosi dieci euro evocati da Guidi citando Antonio Conte, sembrino cento al momento di presentarsi alla cassa a fine serata. Detto che il Calvisano ha difeso molto, molto bene, la partita del Petrarca ha sorpreso per circospezione e cautela. Il forcing della squadra di Marcato e Jimenez è durato in tutto una mezz’ora, la prima. Poi, dopo la meta di Garrido-Panceyra, i dominatori della regular season si sono rifugiati in un gioco a rischio zero, la cui causa potrebbe anche essere stata un certo calo atletico nella seconda parte del match, nel corso della quale sono stati realizzati solo tre punti, la punizione di Lyle all’80’.
Visione
Transvecta con l’organico ridotto all’osso: si pensava che nell’ultimo quarto, gli ospiti avrebbero aumentato il ritmo proprio per approfittare di un Calvisano messo alle corde dalla differenza di profondità delle due rose e dalla qualità dei cambi. Invece il Petrarca ha mantenuto innestate fino alla fine le marce ridotte, quasi non volesse scoprire le proprie carte in vista del match di ritorno. Per la sfida di sabato a Padova, il Transvecta potrebbe recuperare Van Zyl e Luccardi, certamente non Hugo. Un piccolo problema di abbondanza per Guidi, dopo la buona prova di Peruzzo all’apertura. Determinante sarà per i gialloneri disporre di una conquista più sicura. L’altra sera il Calvisano ha regalato agli avversari tre o quattro rimesse laterali, tutte in zone decisive del campo. Un possesso di maggior qualità in attacco, soprattutto all’inizio della partita, potrebbe togliere qualche certezza ai padroni di casa e addebitare sul loro conto il costo della metaforica cena. Chi frequenta i ristoranti di grido spesso riesce a far pagare qualcun altro.
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