Rugby

Rugby, Transvecta: cappotto di mete al Mogliano per partire bene

Nel primo match ufficiale della stagione valido per la Coppa Italia Calvisano s’impone 40-6
Vunisa va a segno, inarrestabile per i giocatori di Mogliano - Foto Giulia Badiali
Vunisa va a segno, inarrestabile per i giocatori di Mogliano - Foto Giulia Badiali
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Se il buongiorno si vede dal mattino, l’alba della nuova stagione si annuncia serena per il Calvisano. Sei mete a zero, 40-6 contro il Mogliano in Coppa Italia, rappresentano una buona base per costruire il futuro.

Era la prima uscita ufficiale del nuovo anno sportivo, e quello che si è visto ieri al San Michele dice che c’è tanto lavoro ancora da fare, ma le premesse sono positive. Il che non significa che non torneranno le nuvole e non ci saranno più acquazzoni. La squadra al momento però sembra esprimersi con la mente sgombra da pensieri e i giocatori (Grenon, Van Vuren più degli altri) paiono divertirsi in campo più di prima. Con l’arrivo di De Carli, Guidi evidentemente si sente le spalle più coperte e ha ritrovato entusiasmo. L’ambiente insomma sembra complessivamente più sereno. Da qui a dire che contro il Mogliano tutto ha funzionato a dovere ce ne corre, eccome.

La cronaca

Nel primo tempo il Transvecta ha concesso 10 calci di punizione (e un cartellino giallo), contro i soli quattro falli fischiati dall’arbitro Vedovelli contro gli avversari. La mancanza di disciplina ha di fatto impedito ai gialloneri di dare al gioco il ritmo che volevano. E così, gli ospiti sono andati in vantaggio per primi, con un calcio di punizione del numero 10 argentino, Santiago Mare, e sono rimasti in partita fino di fatto a 3’ dal riposo, con Bernasconi (bello il taglio all’interno sull’assist di Vunisa) autore dell’unica meta della prima abbondante mezzora di gioco.

Poi, a un passo dall’intervallo, ci ha pensato il solito eterno Vunisa a sfondare su un calcio di punizione a cinque metri dalla linea di meta del Mogliano, per il parziale di 14-6 alla pausa. Secondo tempo. Al rientro dagli spogliatoi, con l’ingresso dei due piloni titolari (Brugnara e D’Amico), il Transvecta ha cominciato a spingere di più sull’acceleratore e in meno di 10’ sono arrivate le due mete che hanno creato un gap incolmabile fra le due squadre.

Protagonista di entrambe il figiano Waqanibau, prima bravo a sfondare palla in mano, poi micidiale in difesa, con un placcaggio che ha scaraventato indietro l’avversario e gli ha fatto perdere il pallone, su di esso si sono avventati Bronzini e Contino, con l’argentino (positiva la sua prova) svelto a schiacciare alla fine oltre la linea. Partita di fatto finita, anche se sono arrivate altre due marcature, una «di punizione» dopo la spinta da touche degli avanti e l’altra, proprio allo scadere, con una bella azione individuale di Consoli.

Da notare l’aggressività del Calvisano in difesa, abbinata alla scelta di non contestare alcun pallone nel gioco a terra. Ne è scaturita una certa confusione che, soprattutto nel primo tempo, l’arbitro ha ritenuto di dipanare fischiando spesso a favore del Mogliano. Nella ripresa il conto delle punizioni si è riequilibrato (6-6) con le due squadre punite anche con un «giallo» a testa. Oltre alla disciplina, da rivedere per il Transvecta anche la touche. Tra quindici giorni, con il Valorugby, nella prima di campionato, si farà sul serio.

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