Rugby

Rugby, Bugatti lascia i Centurioni dopo 60 anni al comando

Federico Bernardelli Curuz
Il presidente più longevo d’Italia cede il timone: presente dagli albori, si congeda dopo la festa per i sei decenni
Bugatti festeggia la promozione in B del Lumezzane nel 2013 - © www.giornaledibrescia.it
Bugatti festeggia la promozione in B del Lumezzane nel 2013 - © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono storie che sembrano non dover finire mai. Storie che attraversano le generazioni come fiumi silenziosi, portando con sé memoria, passione e quella scintilla di umanità che fa grande lo sport. Ma anche le storie più luminose, a volte, devono voltare pagina. E così, dopo sessant’anni di presidenza, Ottorino Bugatti lascia la guida dei Centurioni rugby: si chiude un capitolo che resterà inciso nella storia della palla ovale bresciana.

Alle radici

Bugatti era lì quando tutto è cominciato, nel 1964, quando il professor Bruno Menta fondava il Rugby Lumezzane. Da allora, la passione per quel pallone irregolare ha tracciato un solco profondo nella comunità, trasformando un gruppo di pionieri in una grande famiglia sportiva. Con pazienza e visione, Bugatti ha guidato il club per sei decenni senza mai arretrare. È stato il presidente più longevo del rugby italiano, simbolo di dedizione e fedeltà a un ideale educativo e sportivo.

I festeggiamenti

La festa a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it
La festa a Villa Carcina - © www.giornaledibrescia.it

Sabato, al Maw Stadium di Villa Carcina, amici, autorità e dirigenti si sono riuniti per rendergli omaggio e celebrare anche i sessant’anni del club. In prima fila il vicepresidente del Comitato lombardo Luca Raza, il consigliere Crl e presidente della Bassa Bresciana, Albertina Carrara, il dg rossoblù Giordano Consolini, il presidente del Calvisano Mariano Bandera e i rappresentanti di Botticino e Rovato.

Bugatti, 85 anni, ha parlato con la sobrietà di sempre: «Il nostro club è nato per aiutare i giovani a vivere in un ambiente sano. Attraverso lo sport i ragazzi diventano uomini. Non posso non ricordare il professor Menta, a lui dobbiamo molto. E ora festeggiamo 60 anni di questo club che ha cresciuto uomini e donne, sportivi e sportive».

Attestati di stima

Poi un lungo applauso, di quelli che raccontano più delle parole. Accanto a lui Luca Raza, lumezzanese doc, legato al club dove è stato sia giocatore che dirigente: «Ho avuto il privilegio di condividere tanti anni con Ottorino. Questo posto è casa sua: lo si sente in ogni gesto. È stato un punto di riferimento per tutti noi e continuerà a esserlo». Nel suo intervento, Bugatti ha ricordato anche la trasformazione del 2018, quando il Rugby Lumezzane diventò Centurioni, spostando la propria casa al Maw Stadium di Villa Carcina.

Nuova stagione

Una svolta che ha proiettato la tradizione verso il futuro senza mai smarrire le radici. «Ottorino è un grande imprenditore e sportivo – ha aggiunto Maurizio Vancini, presidente del Comitato regionale lombardo – che ha contribuito a valorizzare il rugby dell’intero territorio». Il passaggio di testimone apre ora una nuova stagione per i Centurioni. Il consiglio del club si riunirà nei prossimi giorni per individuare il successore, mentre Bugatti continuerà comunque a far parte del direttivo.

La cerimonia si è chiusa con la sfilata di tutte le formazioni rossoblù, dai piccoli alla seniores di serie C: un abbraccio collettivo, per celebrare i sessant’anni di storia e l’uomo che più di tutti li ha attraversati. Perché, anche se cambia la guida, lo spirito dei Centurioni porta ancora il segno di Ottorino Bugatti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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