Rugby

Il Transvecta scalda i muscoli a 37 giorni dall’inizio

Allenamento congiunto con il Valorugby, alla fine 20 minuti di partita «vera» che finisce senza mete
Ottima impressione destata da Poasa Waqanibau, il nuovo figiano del Calvisano - New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Ottima impressione destata da Poasa Waqanibau, il nuovo figiano del Calvisano - New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Il rugby si costruisce d’estate. E così ieri sera, nella calura del San Michele, Transvecta e Valorugby hanno cominciato a verificare, l’una al cospetto dell’altra, le proprie strutture di gioco in vista della prossima stagione. Attacco contro difesa sul campo «centrale», mischie a scaldare i muscoli sul terreno numero uno. Poi, tutti insieme appassionatamente, a provare gli schemi collettivi. Infine, a trentasette giorni dall’avvio del campionato, una ventina di minuti di battaglia vera (finita senza nemmeno una meta per parte). Tanto per riprendere confidenza con impatti, placcaggi e colpi duri.

Lo stato

Squadre ancora ovviamente lontane dalla forma migliore, gambe pesanti e spazio per tutti gli uomini a disposizione dei due allenatori. Ad officiare la serata un arbitro internazionale, Andrea Piardi, prodigo di consigli sull’ingaggio delle prime linee («guarda che devo vedere il piede davanti in appoggio», spiega ai tallonatori). Otto per parte a spingere e sudare. Quelli che al momento sono a bordo campo, offrono la loro esperienza a chi è al centro della momentanea contesa: «Allunga di più la schiena, prendi meglio gli appoggi...».

In tribuna visti anche Lorenzo Cittadini, ormai ex, e Giampiero De Carli, quest'ultimo rigorosamente in versione «spettatore». Chissà che, prima o poi, la tribuna non diventi un impegno serio. I trequarti hanno a disposizione quattro attacchi per ciascuna squadra: si prova a bucare alternando le azioni alla mano con qualche calcio tattico. Poi, dopo quattro azioni, la palla passa agli avversari. Poasa Waqanibau, il nuovo figiano, mostra ottima verve e rapidità di chiusura in difesa. Nella porzione finale di allenamento, quando in campo si fa sul serio, l’impressione è che, palla in mano, debba ancora abituarsi al nuovo contesto, ma la determinazione c’è e anche la voglia di fare. Una volta inserito nei meccanismi della squadra, può essere una bella freccia nell’attacco di Gianluca Guidi, e in difesa è uno che fa male.

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Con Mastandrea in convalescenza in tribuna (è stato operato ai legamenti del ginocchio il 15 luglio, rientrerà a primavera) ottima impressione ha destato all’ala Filippo Bozzoni, azzurro Under 20, classe 2003, la cui velocità ha catturato l’occhio degli spettatori. Interessanti anche i movimenti del numero 10 Emanuel Contino, arrivato dalla categoria inferiore, ma dotato di buone mani e buona inventiva. Può essere un’ottima alternativa a Hugo. Bene, in terza linea, Bautista Grenon: l’anno scorso sembrava molto timido, ieri sera ha alternato la presenza in difesa a linee di corsa devastanti. I dati negativi: Kyle Van Zyl ha abbandonato il campo dopo un quarto d’ora per una storta alla caviglia sinistra e ha lasciato gli spogliatoi con le stampelle; la sua fragilità preoccupa in una linea d’attacco carente nei numeri. Tanti i palloni persi nel gioco aperto. Ma è rugby d’agosto e con il tempo miglioreranno precisione e velocità.

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