Il Calvisano riparte, Morelli: «Squadra da 7, ma il difficile viene ora»

Calvisano ricomincia da sei e dal quarto posto in classifica. Sei sono le vittorie collezionate dai gialloneri nelle prime nove giornate del campionato di serie A di rugby. Alla fine del girone di andata mancano due partite: quella di domenica 14 gennaio al San Michele contro il Monferrato, e quella della settimana successiva con la terza squadra di Milano, l’Amatori Union. Sulla carta si tratta di due sfide ampiamente alla portata della formazione di Dal Maso e Zappalorto: il Monferrato è decimo in classifica con due sole vittorie, l’Union Milano un gradino più in basso con un successo solo. Nessuna delle due ha battuto club che la precedono in graduatoria.
Insomma al giro di boa, il quarto posto del Calvisano potrebbe uscire consolidato. Gabriele Morelli, direttore sportivo del club, tuttavia resta cauto nel pronosticare per i suoi due vittorie. «Non ci fosse stata la pausa di Natale -spiega -, avrei detto che il Calvisano era decisamente favorito nelle prossime partite. Venivamo da un buon periodo, con sei vittorie in sette giornate. Ma le tre settimane di sosta possono aver permesso ad alcune squadre di sistemare con calma le cose che non funzionavano e regalare invece un po’ troppo relax a qualcun’altra. Vediamo in quale di queste due categorie staranno il Calvisano e le sue avversarie».
Come avete trascorso le vacanze?
«La squadra ha praticamente lavorato sempre; purtroppo ci ripresenteremo al via senza quattro giocatori importanti: Venditti si è trasferito in Australia, Nicosia ha subìto un infortunio al ginocchio che lo terrà fuori per il resto della stagione, Morini e Michele Consoli sono stati operati entrambi al setto nasale».
Venditti non si poteva provare a trattenerlo?
«Con lui i patti erano chiari – spiega Morelli - ci avrebbe dato una mano finché non avesse avuto un’offerta migliore. Siamo stati molto contenti del suo apporto, ma un giocatore così era giusto provasse altre esperienze ad altri livelli».
Rimpiazzerete qualcuno degli infortunati?
«Non con ragazzi provenienti da fuori. Nicosia fin qui aveva giocato praticamente sempre titolare e la sua perdita è quella più grave. Abbiamo verificato se c’era la disponibilità di qualche giovane proveniente dalle Accademie, qui avrebbe trovato un ambiente adatto per giocare e crescere, ma ormai erano tutti sistemati. Presto o tardi dovremmo recuperare Gustinelli e vorrà dire che si aprirà spazio per altri nostri giovani».
Voto al lavoro fatto fin qui.
«Dico sette perché a Calvisano siamo molto esigenti. Ma sono contento del lavoro dello staff e credo che i risultati fin qui raggiunti siano merito anche dell’impegno che tutti quanti mettono in allenamento. Certo, d’ora in poi non saremo più una sorpresa. Il difficile viene ora».
Quarto posto: è la posizione che meritate?
«Considero tre squadre di livello superiore: Cus Torino, Biella e Parabiago. Con l’Asr abbiamo perso ed è un risultato che mi ha fatto arrabbiare, anche se poi la formazione milanese ha dimostrato di essere tra le migliori. Con la formazione titolare ce la possiamo giocare con tutte. Come rosa allargata un po’ meno. Non abbiamo pressioni: i bilanci li faremo alla fine».
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