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Rivoluzione Prandelli, per evitare Uru...guay

Il ct orceano medita di cambiare la formazione. Qui gli scenari dell'ultima del girone e il sondaggio sulle big
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Ko con il Costra Rica? Urge cambiare qualcosa. O cambiare tutto. Venti di rivoluzione da Orzinuovi sul Brasile. Il commissario tecnico Cesare Prandelli ha in mente di ribaltare l’undici di partenza. Martedì (alle 18 italiane) contro l’Uruguay - questo il messaggio dell’allenatore bresciano - gioca solo chi ci crede davvero e chi dimostra di avere le motivazioni adatte a una sfida decisiva. «Voglio ciascuno di voi motivato al cento per cento - il discorso del ct dev’essere suonato più o meno così -, convinto di potercela fare e di dare fino all’ultima goccia di energia: per la prossima partita, tutto torna in discussione. Sceglierò la squadra in base ai test fisici, ma anche alle motivazioni». Chi di sicuro non ci sarà è Daniele De Rossi. Per lui un edema al polpaccio e niente Uruguay.
 
IL REGOLAMENTO In caso di arrivo a pari punti nel girone il primo indicatore considerato è la differenza reti. In caso di parità, si passa a controllare il numero di reti segnate (chi più ha fatto gol passa davanti a chi ne ha realizzati di meno). Nel caso di ulteriore parità si controlla la classifica avulsa: maggiore numero di punti negli scontri diretti; migliore differenza reti negli scontri diretti; maggiore numero di reti segnate negli scontri diretti. Infine il sorteggio.
 
LA SITUAZIONE DEGLI AZZURRI All’Italia basterà pareggiare con l’Uruguay per andare agli ottavi come seconda del girone D: la Celeste e l’Azzurra chiuderebbero a 4 punti, ma i Prandelli-boys hanno una migliore differenza reti. Ma l’Italia, sebbene molto remota, ha ancora la possibilità di passare per prima. Accadrebbe se la selezione di Prandelli avesse la meglio sull’Uruguay e il Costa Rica perdesse con l’Inghilterra, ma servirebbero particolari combinazioni di punteggio. Con le due squadre a sei punti, come si diceva, conterebbe la differenza reti. Quella dell’Italia è zero (2-2), Ruiz e compagni sono a +3. Per intenderci: se l’Italia vince 2-0 e il Costa Rica perde contro l’Inghilterra per 1-0, gli azzurri agganciano i centroamericani a quota 6 e salgono a +2 nella differenza reti, raggiungendo in questo indicatore pure i costaricani. I gol fatti sarebbero ancora in parità (4 l’Italia, 4 il Costa Rica). Entrerebbe quindi in gioco lo scontro diretto, a favore della squadra di Pinto.
 
LE ALTRE BIG Quale squadra vi ha più impressionato? Il Brasile gioca spinto dal pubblico di casa, ma ha faticato contro la Croazia (e ha pure ricevuto un aiutino); con il Messico non è andato oltre il pari. La Germania è partita come un panzer contro il Portogallo, ma per poco non ha lasciato le dita nella sfida contro il più modesto Ghana. Meglio l’Argentina di Messi, anche se dopo il successo sulla Bosnia ha sudato le proverbiali sette camicie con l’Iran. Tra le più brillanti l’Olanda, che segna a raffica, che ha smagnetizzato la Spagna e battuto sul filo di lana l’Australia. E poi c’è la Francia, che pare essere risorta dopo una fase buia e sta trovando la via della rete con la stessa facilità con cui si pronuncia la parola «oui».
E tra le outsider? Senza dubbio il Costa Rica, ma pure il Cile, la Colombia e il Belgio...
 

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