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Regioni lanciate: «Stadi fino al 25% della capienza»

I presidenti si riuniscono nella loro Conferenza e auspicano una riapertura agli eventi sportivi con pubblico
Tifosi, nel rispetto delle regole del distanziamento anti covid, indossano mascherine sanitarie allo Stadio Meazza - Foto © www.giornaledibrescia.it
Tifosi, nel rispetto delle regole del distanziamento anti covid, indossano mascherine sanitarie allo Stadio Meazza - Foto © www.giornaledibrescia.it
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In un’Italia quasi incredula per la crescita dei contagi da coronavirus che si mantiene costante, ma non fuori controllo come in gran parte d’Europa, si apre la partita del calcio allo stadio, che già divide i Governatori ed è destinata a non finire presto.

I presidenti delle Regioni si riuniscono nella loro Conferenza e auspicano una riapertura agli eventi sportivi dal vivo - pallone in primis - con pubblico fino al 25% della capienza degli impianti. Ben oltre i mille spettatori visti nei primi incontri di serie A. Il Lazio di Nicola Zingaretti, contrario, si sfila, e il suo delegato abbandona la Conferenza. Il ministro della Salute Roberto Speranza si schiera come previsto con i prudenti.

«La scuola è una priorità assoluta. Non credo, lo dico con tutto il rispetto e da grande tifoso, che gli stadi abbiano la stessa priorità», dice ammettendo la nostalgia per le partite della Roma da vedere all'Olimpico con il figlio. Linea della massima sicurezza anche dagli esperti. «Pensare di mettere al primo posto l’apertura degli stadi oltre la misura data vuol dire mettere a rischio il vantaggio che abbiamo accumulato», avverte Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani.

Il Comitato tecnico scientifico per il momento non si pronuncia, si riunirà la prossima settimana per esaminare la proposta delle Regioni, ma il coordinatore Agostino Miozzo giorni fa ha definito «una follia» gli oltre mille spettatori. Il fronte dei Governatori secondo alcune fonti sarebbe compatto sugli eventi sportivi con mascherine e distanziamento per il pubblico, con l’eccezione di peso del Lazio. Ma secondo fonti dell’esecutivo anche altre regioni sarebbero contrarie a una maggiore presenza di gente sugli spalti.

Zingaretti per rendere chiaro il concetto firma un'ordinanza in base alla quale per Roma-Juventus del 27 settembre e per Lazio-Inter del 4 ottobre - due partitissime - l’accesso allo stadio Olimpico sarà consentito ad un massimo di 1.000 persone. «Invieremo i documenti al Governo che si consulterà col Cts e li valuterà in base ai dati epidemiologici - ha detto il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Giovanni Toti - l’auspicio è che possano essere recepiti in un prossimo DPCM, sin da inizio ottobre».

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