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Paralimpiadi, per Plebani un pieno di emozioni sognando la medaglia

Mario Nicoliello
La bresciana sarà in gara domani nel triathlon dopo Romele: «Tra nuoto, ciclismo e corsa in carrozzina preferisco la seconda. Mi sento bene in bici e mi diverto molto»
Plebani sorridente a Parigi in uno scatto pubblicato su Instagram - © www.giornaledibrescia.it
Plebani sorridente a Parigi in uno scatto pubblicato su Instagram - © www.giornaledibrescia.it
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Per chi è abituata a calpestare le passerelle della moda, sfilare lungo i Campi Elisi è stata una passeggiata rilassante, ma le emozioni provate durante la cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici parigini sono state più forti rispetto a quelle avvertite nelle tre precedenti avventure.

Veronica Yoko Plebani è sbarcata in Francia da grande personaggio. Seguitissima sui social, giovedì ha avuto il piacere di pranzare nel villaggio al tavolo col Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma adesso si è ritirata in silenzio, perché la gara si avvicina. Domani mattina alle 9.35 scatterà dalla banchina sotto il Ponte Alessandro III la sua fatica nel triathlon, specialità che a Tokyo le regalò il bronzo.

La carriera

Atleta duttile e flessibile, ha rappresentato l’Italia nello snowboard a Sochi 2014, nella canoa sprint a Rio 2016 e nel triathlon in Giappone, ma ha anche gareggiato nel canottaggio ai campionati europei del 2023 a Bled. Laureata in Scienze politiche parla fluentemente l’inglese e il tedesco e nel triathlon ha trovato la sua pace: «È stato amore a prima vista mentre ero a Rio. Ricordo di aver chiesto informazioni ad alcuni triatleti in mensa sulle distanze, le regole, su come funzionava insomma. Poi, quando sono tornata in Italia, ho iniziato subito a prepararmi per questa nuova esperienza».

Tra le tre arti - il nuoto, il ciclismo e la corsa in carrozzina - la mediana è la più congeniale: «Se proprio devo scegliere, il ciclismo è la mia preferita. Mi sento bene in bici e mi diverto molto. Mi sento libera, con il fatto di poter fare lunghi giri e pedalare per chilometri. E posso farlo anche con gli amici e con i compagni di squadra».

Coraggio

La 28enne Veronica Yoko Plebani - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La 28enne Veronica Yoko Plebani - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Residente a Palazzolo, nel pieno dell’adolescenza è stata colpita da una meningite batterica, ma ha trovato il coraggio di parlare apertamente della sua menomazione sui social per promuovere un messaggio positivo. «Sono pessima quando si tratta di cura della pelle e trucco. All’inizio non ero così sicura di mostrare il mio nuovo corpo con tutte queste cicatrici, ma poi ho capito che poteva aiutare a rompere pregiudizi e stereotipi. Quando ho condiviso per la prima volta le mie foto in costume da bagno, sono rimasta scioccata da tutti i commenti. Con la body positivity, i social media stanno contribuendo a creare una società più sicura di sé. Qualche anno fa una madre dall’Australia mi ha scritto per dirmi che ha una bambina che soffre della mia stessa malattia e si rifiuta di andare a scuola perché si vergogna di avere insegnanti e scarpe diverse. Ha mostrato a sua figlia cosa faccio e da allora la bambina è stata entusiasta e ha mostrato le mie foto alle sue amiche. Se posso aiutare, anche solo una bambina o un bambino, a sentirsi più sicura del proprio corpo, per me significa il mondo».

L’esordio letterario

Nel 2020 ha scritto il libro «Fiori affamati di vita», dove racconta la storia «di quando ero in ospedale e pensavo di dover essere come un fiore che deve imparare a ruggire. A un certo punto l’ho fatto. Non volevo scrivere un’autobiografia, quindi ho pensato che un romanzo sarebbe stato il genere migliore».

Il suo secondo nome, Yoko, le è stato dato dalla madre, a cui piaceva la cultura buddista. «Significa solare e allegra e viene dato alle bambine giapponesi che nascono a marzo». Per la sua quarta Paralimpiade, la ventottenne ha scelto un titolo: «One more time with feeling, perché bisogna fare tutto ogni volta con un pizzico di emozione in più».

Cambio di programma

Intanto, la gara di triathlon maschile è stata anticipata di ventiquattr’ore, così domani prima di Plebani toccherà a Giuseppe Romele, in gara dalle 8.15. I due bresciani quindi saranno in gara lo stesso giorno e saranno anche i primi della spedizione «nostrana» a gareggiare in queste Paralimpiadi francesi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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