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Paolo Scaroni, 11 anni dopo risarcimento di 1,4 milioni

Undici anni dopo quella sera di Verona, l'ultrà Paolo Scaroni, picchiato da agenti in servizio, è stato risarcito dallo Stato con 1,4 milioni
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Il Ministero dell'Interno ha risarcito con 1,4 milioni di euro Paolo Scaroni, l'ultras del Brescia che nel 2005 finì in coma per due mesi dopo essere stato picchiato dalla Polizia alla stazione di Verona, dopo la partita tra Verona e Brescia giocata il 24 settembre di undici anni fa.

In sede penale gli agenti imputati vennero assolti anche se venne appurato che a colpire l'ultras bresciano fossero stati poliziotti utilizzando il manganello al contrario. Per i giudici "Scaroni subì un pestaggio gratuito e immotivato rispetto alle esigenze di uso legittimo della forza". In sede penale, tuttavia, nessuno degli agenti in servizio di ordine pubblico quella sera venne giudicato colpevole.

Questo in ragione del fatto che le divise identiche, l'impiego di caschi protettivi e l'assenza di segni distintivi non rese possibile desumere dalle riprese di videosorveglianza l'identità di chi se non altro era più prossimo a Scaroni al momento dei fatti. Agli atti tra l'altro finì un video che nelle fasi concitate del pestaggio risultava illegibile.

Scaroni, che oggi ha 40 anni, non nasconde il fatto che da quel giorno la sua vita «è stata stravolta. E trovo inaccettabile che uno Stato ancora non abbia applicato dei numeri alle divise degli agenti che li renda identificabili durante i servizi di ordine pubblico».

Intanto da questa mattina la pagina Facebook dell'ultrà bresciano è un profluvio di post di amici e tifosi delle rondinelle - ma non solo - che si stringono a lui nel giorno in cui se non giustizia piena ha ottenuto quantomeno un risarcimento concreto dallo Stato.

 

 

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