Svanisce il sogno dell’An Brescia: la Pro Recco vince il tricolore

Il sogno tricolore dell’An Brescia si spegne nella bella della finale scudetto. Il tricolore se lo prende la Pro Recco, che passa 9-5 a Mompiano e festeggia. La squadra di Bovo paga la tensione soprattutto nei primi due quarti, in cui si trova sotto anche 6-0 prima di trovare la rete su rigore. Qualcosa in più si vede nella seconda parte del match, ma non basta per avere ragione dei liguri, che con testa, forza fisica e intelligenza tattica portano a casa la sfida decisiva. Si sente l’assenza di Balzarini nel «sette» di casa, ma l’esperienza dei liguri è arma che fa male. Rimane per Brescia una stagione da applausi: doveva essere di transizione con tanti giovani, è stata da autentica protagonista in Italia come in Europa.
In acqua
Primo quarto che inizia in maniera contratta, ma d’altronde ci si gioca tutto in una partita. E allora anche sotto porta capita di sbagliare. E quando non ci sono errori, arrivano le mani di Baggi Necchi da una parte e Del Lungo dall’altra. Non può fare nulla però il numero 1 dell’An sul tiro di Echenique in superiorità numerica. Vantaggio Pro Recco. Che poco dopo trova anche il raddoppio con la firma di Cannella, ancora con l’uomo in più. An in confusione e anche le scelte non sono le migliori quando si tratta di attaccare. Recco invece dall’altra parte è implacabile: ancora Cannella trova la via giusta per il 3-0. Il primo quarto si chiude coi liguri avanti quindi di tre e per Brescia è un piccolo incubo.
Dal quale Brescia non si sveglia nemmeno ad inizio del secondo quarto: Echenique fa 4-0 e il gap inizia ad essere preoccupante. Nervi a fior di pelle, a farne le spese è Del Basso che si prende un rosso per un colpo proibito. Cartellino giallo a Bovo per proteste, rigore Recco con Hallock che porta i liguri sul 5-0. Una mazzata, che diventa dolorosissima con la tripletta personale di Echenique: 6-0 Recco, primo «set» chiuso.
Il ruggito
Dopo 11 minuti il primo ruggito della Leonessa: rigore per fallo su Giri, trasforma Dolce (1-6). In chiusura di quarto è Haverkampf a sfruttare il pertugio in cui piazzare il 7-1 per Recco col quale si va al cambio campo. L’ampio vantaggio fa sì che gli ospiti gestiscano le forze nel terzo quarto, ma l’An fatica ad approfittarne, anche quando si trova in superiorità numerica. Ma è proprio da situazione di uomo in più che l’An piazza il secondo squillo con Giri (2-7). Ed è una scossa visto che poco dopo in rete ci va Ferrero (3-7) e la piscina di Mompiano inizia a spingere forte. I liguri però tornano a concentrarsi e si arriva agli ultimi 8 minuti con Recco a condurre 7-3.
L’An parte bene e Irving segna la prima rete personale del match che vale il meno 3 Brescia, pronto a tornare però a meno quattro perché l’ex Cannella dalla parte opposta risponde (4-8). Ma Irving è (finalmente) on fire e va ancora a segno (5-8) a sei minuti e 24 dalla fine. Echenique però è in una di quelle sere in cui sa far male e il gol numero 9 di Recco ha la sua firma. E’ quella decisiva: i liguri chiudono 9-5 e alzano la Coppa che vale lo scudetto.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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