Mercato al rush finale: per Cellino è vietato sbagliare

«Adesso porto qualche giocatore vero». «Servono giocatori già pronti, non da costruire». Non sono versioni a confronto perché Massimo Cellino (al quale appartiene il virgolettato numero uno) e Roberto Boscaglia (al quale appartiene il virgolettato numero due) non sapevano che cosa, in merito al mercato, avesse dichiarato l’uno e cosa invece l’altro.
Però, sono versioni concordanti. E questo, in un momento molto molto delicato per quanto riguarda la classifica e che in generale impone sempre a tutti di restare rigorosamente su «chi va là» - perché con Cellino non si può mai sapere- è già una buona notizia. Su un punto così strategico quale è il mercato - tre giorni, oggi compreso, per compilare la lista definitiva tra entrate e uscite -, l’uniformità di vedute è fondamentale. Traducendo: non ci saranno altri Spalek, ovvero giocatori che se si possono rivelare già utili e decisivi ora tanto meglio, ma che più che altro hanno un senso in prospettiva.
Una cosa è certa: non c’è una mossa che si può sbagliare perché qui, si rischia grosso. Le 72 ore che il Brescia ha davanti, sono quelle che faranno il tasso di sofferenza dei prossimi mesi. Tra i nodi da sciogliere, c'è la chiusura della trattativa con il Palermo per Embalo, così come quella con l'Avellino per Fabrizio Paghera. Le altre opzioni di mercato? Matteo Ardemagni, sul quale però non molla il Venezia, Malcore (Carpi), lo spagnolo Orlandi e Nicolò Cherubin.
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