Sport

Marquez chiude la stagione con una vittoria a Valencia

Il fuoriclasse spagnolo taglia il traguardo davanti a Quartararo e Miller. Ottavo Rossi. Commozione per Lorenzo, che ha chiuso la carriera
La gioia di Marquez dopo la vittoria a Valencia - Foto Ansa/Epa Kai Foersterling © www.giornaledibrescia.it
La gioia di Marquez dopo la vittoria a Valencia - Foto Ansa/Epa Kai Foersterling © www.giornaledibrescia.it
AA

Marc Marquez non si accontenta di una tranquilla passerella davanti e allunga le mani anche sul Gp della Comunidad Valenciana che ha chiuso la stagione del Motomondiale, già vinto dallo spagnolo lo scorso 21 ottobre con il primo posto in Giappone

Marquez è una specie di riproposizione di Merckx il cannibale, che vinceva sempre sui pedali, ma in sella a una Honda. Il pilota è diventato protagonista anche oggi, spazzando via - con il tempo di 41' 21’’ 469 - la concorrenza di Fabio Quartararo (a 1’’ 026), che pure era partito dalla pole e sperava che l'iridato si volesse concedere un epilogo alla camomilla, a base di selfie, foto di rito e celebrazioni per l'ottavo titolo appena conquistato. Nell'attesa che il fratellino terribile Alex lo raggiunga - come da tempo si vocifera nel mondo delle due ruote, ma per la firma è solo questione di giorni - Marc continua a mettere assieme successi e a scoraggiare le ambizioni degli avversari. 

Oggi si è messo alle spalle, oltre a Quartararo, l'australiano Miller (a 2’’ 409), che ha completato il podio valenciano. Andrea Dovizioso si è dovuto accontentare del quarto posto, Valentino Rossi dell'ottavo. Sono finiti out Petrucci e Morbidelli, mentre Zarco ha fatto temere il peggio perché, dopo essere caduto, è stato falciato dalla moto di Lecuona. Il francese, per fortuna, se l'è cavata solo con una distorsione alla caviglia sinistra. 

Jorge Lorenzo, autore di un tredicesimo posto, ha rubato la scena a Marquez ed è stato celebrato per l'ultima gara disputata, dopo l'annuncio di un prematuro ritiro nei giorni scorsi. Lo spagnolo è apparso commosso e quasi sollevato. Gli applausi sono stati (quasi) tutti per lui. 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia