Manuel Rocca: a 11 anni sulle orme di Valentino Rossi

Ogni fine settimana Manuel Rocca si mette il casco, indossa la tuta da gara e scende in pista. Fin qui nulla di strano, è solo uno delle migliaia di appassionati di motociclette. Ma una stranezza c’è. Sì, perché Manuel deve compiere 11 anni il prossimo 7 aprile ed è l’unico bresciano (di Lodetto di Rovato)che prenderà il via al Civ, campionato italiano di velocità riservato alle minimoto. Capello con la cresta, occhio vispo, Manuel sa come attirare l’attenzione anche senza stare in sella, perché è sveglio, si capisce al volo. Ma è dando gas che mostra il meglio: nonostante 11 anni ancora da compiere e gli esami di quinta elementare da fare.
Angeli custodi sono papà Marco e mamma Francesca, entrambi legati dalla passione per le due ruote e che inevitabilmente hanno trasmesso a Manuel. «Quando aveva tre mesi - ricorda Marco - abbiamo iniziato a portarlo in giro per l’Europa a vedere gare. A tre anni gli ho comprato la prima moto, lui è rimasto folgorato, voleva dormirci sopra». Prima qualche giro in cortile, poi in un parcheggio tra Rovato e Ospitaletto, a sei anni le gare regionali.
Inizia a mettersi in mostra, i bresciani del Pasini Racing Team capiscono che quel ragazzino ha qualcosa. Lo consigliano, quando è possibile lo aiutano, fino a qualche mese fa. Quando Manuel diventa a tutti gli effetti un pilota ufficiale del team. Quindi visita medica, licenza e via. «È la prima esperienza in Junior A - racconta Manuel - vuol dire passare da sei a dodici cavalli, arrivare fino a 100 km orari. Cambia la potenza, cambia soprattutto l’accelerazione».
Il sogno però ha un prezzo, in tutti i sensi. A partire dalla scuola. «Manuel ha tempi particolari - racconta mamma Francesca - spesso per le trasferte lontane si parte il mercoledì sera in furgone. Quindi le maestre gli lasciano i compiti, lui sa che quando tornerà in classe, dovrà recuperare per tornare al passo. Ma è bravo, ha tutti voti alti».
Ci sono inoltre gli impegni dei genitori: Marco e Francesca lavorano, sanno che per aiutare Manuel devono scendere a compromessi. «Il giovedì bisogna essere sulla pista per le prove, idem venerdì: poi sabato ci sono le qualifiche e domenica la gara, finita la quale ci rimettiamo in furgone e torniamo a casa».
Ultimi, ma non ultimi, gli euro . «Una stagione ne costa circa ventimila: il 70% lo tiriamo fuori noi - dice papà Marco - il resto lo raccogliamo grazie a due fantastici sponsor che credono in Manuel: la Valdigrano di Rovato della famigia Pagani e la Games Lodi di Alberto Forni. Il loro aiuto è fondamentale, così come quello che potrà darci ora il Pasini Racing Team».
Il numero è il 7, sulla schiena ha scritto «BatiGas» in onore di Bautista, anche se il sogno è quello di essere un vincente come Valentino Rossi. Partito anche lui dalle minimoto. E allora credici, Manuel.
Gianluca Magro
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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