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La Pavonese ha la migliore difesa di tutta la provincia

La squadra del tandem Grignani-Lorenzini, che milita in Seconda categoria, si sta rivelando un fortino: finora solo 6 gol subiti
Giocatori della Pavonese in festa - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
Giocatori della Pavonese in festa - Foto Reporter © www.giornaledibrescia.it
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Matteo Grignani, in carriera, ne ha viste (e vinte) tante. E in campo dalla serie D alla Seconda categoria ha imparato una cosa: per vincere i campionati serve prima di tutto una super difesa. Sarà che lui stesso è stato un grande difensore centrale, fatto sta che oggi il tecnico cremonese della Pavonese campione d'inverno del girone F di Seconda si gode un primato che non è solo quello in classifica: miglior difesa in provincia, 6 gol appena, alla pari del Flero di Terza, che però ha giocato tre gare in meno.

«Si parte sempre da lì anche se nel nostro caso è un dato singolare - spiega Grignani -. Abbiamo 7-8 attaccanti di livello assoluto eppure fatichiamo a sfruttare a pieno la mole di gioco prodotta. Però non prendiamo gol: domenica a Robecco abbiamo vinto per 1-0 per l'ottava volta su 15 partite».

Grignani è stato contattato da Andrea Lorenzini, altro cremonese doc con cui oggi condivide la panchina: com'è vincere fuori provincia? «Anzitutto non abbiamo vinto nulla. Con Andrea mi lega l'esperienza alla Bassa Bresciana, quando dalla Seconda salimmo fino in Promozione: lui già in panchina, io ancora in campo per una delle mie ultime esperienze da calciatore. Oggi alleniamo in tandem e stiamo creando un bel gruppo. Il girone bresciano, rispetto a quello cremonese dove ho allenato (a Robecco, ndr) l'anno scorso è più tosto e questo dà valore al nostro cammino con 37 punti su 45».

Squadra imbattuta, ma l'inizio non è stato facile. Noi abbiamo svoltato vincendo lo scontro diretto con la Nuova San Paolo, che resta una bella squadra. Ma non dimentico l'Oratorio Gambara, la Quinzanese che gioca un bel calcio e il Verolavecchia: non credo sia un campionato già chiuso. Dal canto nostro però siamo convinti di poter migliorare: stiamo capendo cosa significa sacrificarsi. Se prendiamo pochi gol e magari non ne segniamo molti, è anche perché i nostri attaccanti ripiegano e sono i primi difensori. Magari nel ritorno inizieremo ad essere più prolifici, fermo restando che se continuiamo a non prendere gol, partiamo già da un'ottima base».

C'è chi dice che la Pavonese, dopo un altro mercato sontuoso (quello invernale), non può sbagliare. «Ho giocato in carriera in formazioni stra favorite. E proprio per questo vi dico che è più difficile: tutti ti aspettano al varco. Anche lo scorso anno la Pavonese ci provò e non riuscì. Adesso forse siamo più maturi. Ma tutto passa dal lavoro: ho dei calciatori di livello per la categoria? Vero, ma si allenano come fossero tutti gregari».

 

 

 

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