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La Lega di serie A: «Ripartiamo il 13 giugno»

I club hanno votato a maggioranza schiacciante la data per far ricominciare il campionato: ma serve l'ok del Governo
Il ministro Spadafora in Senato
Il ministro Spadafora in Senato
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La Serie A ha va avanti nelle sue prove di ripresa e nell’assemblea andata in scena in questo mercoledì ha fissato la data del nuovo via. Seppur condizionato dall’attesa di capire  se il Governo scioglierà tutti i dubbi che ancora sussistono – e che per la verità sono ancora propri di molti presidenti - sulla ripresa del campionato. Sta di fatto che la Lega a, che lunedì dovrebbe dare il via agli allenamenti di squadra ha deciso: pronti a tornare in campo con le partite dal 13 giugno. Una data scelta a maggioranza schiacciante  con 15 voti a favore su 20 società: le  altre 5  - Sassuolo, Napoli, Torino, Sampdoria, Udinese - avevano scelto invece il 20 giugno, una data  che però non avrebbe permesso  di giocare anche la Coppa Italia. La discussione è stata infuocata.

Ora come detto tutto  passa dal Governo, dal premier Conte – che venerdì incontrerà il numero uno della Figc Gabriele Gravina, e al ministro Spadafora, che anche nelle ultime ore riferendo al Senato non ha fatto mancare di far capire di avere una opinione contraria.

«La necessità di far ripartire il torneo deriva da tante esigenze che conosco, ma devo dare risposte anche a tutti gli altri sport, perciò si ripartirà soltanto se ci saranno le condizioni di sicurezza» ha detto il ministro. Nel frattempo la Figc ha fatto sapere che in materia di protocolli si adeguerà a tutte le richieste del comitato tecnico scientifico: e proprio dalla rigidità delle prescrizioni con obbligo di quarantena di tutta la squadra in caso di positività di un tesserato, fa nascere i dubbi maggiori su una effettiva ripresa che in molti vedono davvero come un miraggio. Sullo sfondo anche il tema delle tv che non hanno saldato l’ultima rata da oltre 200 milioni di euro chiedendo un forte sconto. I club hanno ribadito il no a questa opzione, ma hanno deciso di aspettare ancora una settimana prima di procedere eventualmente con un decreto ingiuntivo.

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