«L'obiettivo è la promozione: il Brescia si merita la serie A»

Presentazione ufficiale questa mattina per il nuovo direttore sportivo del Brescia Giorgio Perinetti. Romano, ma con forti origini bresciane, Perinetti parla già apertamente di serie A e spiega perché ha accettato di venire a lavorare con Massimo Cellino, che tra l'altro proprio oggi compie 64 anni. 
«L'obiettivo dichiarato è la promozione - ha detto Perinetti - perché Brescia merita di stare lì. Per me è molto affascinante tornare a Brescia in questa veste: da voi ho passato estati da adolescente, mia madre è originaria di questa città e ho parenti in Valtrompia. I sentimenti però servono a poco nel calcio quindi dobbiamo fare i fatti».

Con Cellino il rapporto è solido da tempo. «Ci conosciamo bene, anche se non abbiamo mai lavorato insieme. In passato sono stato un suo consigliere, ora sono un suo dipendente. Non mi spaventa il fatto che abbia cambiato sei direttori sportivi in tre anni. Sono stato a Palermo e Genoa dove ho visto tourbillon di dirigenti e allenatori. Ma ho lavorato anche con Ferlaino e Viola e non crediate che fosse più semplice». 

A 69 anni Perinetti può portare una grande esperienza, quasi 50 anni di calcio avendo iniziato a 21 nel settore giovanile. «Ho vinto tre campionati di B in anni recenti, ma non vengo certo a fare il fenomeno. Mi piace il confronto. Le decisioni finali spettano alla proprietà, ma è chiaro che sono a Brescia per portare il mio contributo di idee».

Lopez sarà ancora l'allenatore e che squadra allestirete? «Credo che Diego sarà ancora con noi, ma fatemi almeno confrontare con lui visto che ci siamo parlati brevemente. Questo gruppo ha vinto la serie B nel 2018-19 non cent'anni fa quindi vuol dire che ci sono dei valori importanti. L'idea è tenere più giocatori possibili di quelli che c'erano nella stagione trionfale».