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Jacobs: serata romana con parenti, amici e staff per brindare

Dall’aeroporto alla Città Eterna godendosi l’incredibile trionfo. E al suo arrivo è standing ovation
  • Jacobs, a capotavola, nel ristorante con familiari e amici festeggia il ritorno -  © www.giornaledibrescia.it
    La cena romana per festeggiare Jacobs
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    La cena romana per festeggiare Jacobs
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Sembra un lunedì sera qualunque, eppure è un giorno di festa per Roma. E il motivo è uno solo: il ritorno di Marcell Jacobs con le medaglie d’oro conquistate alle Olimpiadi di Tokyo. Un piccolo assaggio della sua nuova dimensione il velocista desenzanese l’ha avuto ieri sera, quando dopo lo sbarco a Fiumicino con la sua famiglia, quella della compagna Nicole ed i parenti arrivati dal Garda si è diretto in un ristorante della Capitale.

È in un cortiletto in zona Ponte Milvio, nelle strade della movida un po’ mitigata dalle ferie d’agosto e dal giorno feriale, che mamma Viviana ha organizzato la festa a sorpresa per il suo Marcell, diventato l’uomo più veloce del mondo.

E l’ingresso è stato subito da standing ovation. Dagli altri tavoli tutti si sono girati e spontaneo è partito un lungo applauso per celebrare l’uomo che ha riscritto la storia dell’atletica italiana. È stato anche il momento in cui lo stesso Jacobs ha potuto allentare un po’ la tensione e dimenticare le regole del cerimoniale olimpico.

Così in un angolino appartato del ristorante ha potuto togliere la divisa olimpica griffata Armani per indossare una maglietta nera di Burberry, peraltro in pendant con quella della compagna Nicole. O meglio, della futura signora Jacobs. Dopo più di due settimane in Giappone il velocista desenzanese ha potuto coccolarsi i figli Anthony e Meghan, scherzare con amici e cugini, ricordare di quando era piccolo e sognava l’oro olimpico.

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Anche se al ristorante scelto c’era veramente tutto il suo mondo. Quello affettivo con i familiari da entrambe le parti, qualche amico e soprattutto lo staff che ha preso un saltatore deluso e l’ha trasformato nel campione olimpico dei 100 metri: l’allenatore Paolo Camossi, altri componenti del gruppo, la mental coach Nicoletta Romanazzi che ha saputo tirar fuori da Marcell tutto il potenziale inespresso, il manager Marcello Magnani e tanti altri che giustamente si godono con lui il trionfo. Che è tale anche nella notorietà di Jacobs, che pur senza essere assillato ha ben volentieri soddisfatto le richieste di fotografie di tanti avventori, incantati da quell’uomo che in 9’’80 ha prima fatto all-in dove nessun velocista italiano era arrivato e poi ha trascinato la staffetta 4x100 azzurra ad un oro che a lui è valso il bis e che ha messo il suggello sulla spedizione da record dell’Italia a Tokyo 2020.

Antipasto veloce e pasta della tradizione romana nel menù, con torta conclusiva per festeggiare un ragazzo d’oro. Il quale, veloce come in pista, aveva anticipato tutti e lanciato da solo il primo... video al rientro. Una stories postata sulla sua pagina Instagram e la scritta «I love you» a commento del video con cui ha immortalato il brindisi dei suoi affetti più cari. Quelli per cui è sempre e solo Marcell. Anche ora che, in un ristorante della Città Eterna, è entrato da divo portandosi quelle medaglie che regalano l’immortalità sportiva.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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