In migliaia per l'ultimo saluto a Morosini
Migliaia di persone hanno partecipato ai funerali di Piermario Morosini nella chiesa di San Gregorio Barbarigo a Bergamo. «Davvero Mario è nei nostri cuori, siamo qui non solo per Mario ma con Mario», ha detto Don Luciano Manenti.
«Di fronte a questa tragedia il calcio deve porsi degli interrogativi. Medicina e sportiva e prevenzione in Italia sono all’avanguardia ma si può migliorare», ha spiegato il ct della Nazionale Cesare Prandelli al termine dei funerali, durante i quali sono state suonate due canzoni di Ligabue, l’artista preferito di Morosini.
Presenti tantissimi tifosi (da quelli del Livorno a quelli dell'Atalanta) a esponenti dello sport: il presidente della Figc Abete, Ciro Ferrara, il citato Prandelli, l’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo, il direttore sportivo del Milan Ariedo Braida, l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, l’allenatore del Parma Roberto Donadoni, il presidente della Lega Pro Mario Macalli e Bernd Fisa, collaboratore del presidente della Fifa Joseph Blatter. Presente anche l’Atalanta al completo.
In chiesa sono arrivati anche il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta e il dg Marco Brunelli, il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi e quello dell’Assocalciatori Damiano Tommasi. Ci sono anche tanti suoi ex compagni come il milanista Muntari, oltre a Lillo Foti, il presidente della Reggina, dove Morosini ha giocato sei mesi nella stagione 2009/10, e una rappresentanza della squadra della Sampdoria, con in testa l’allenatore Iachini.
Don Luciano ha ricordato che Morosini è «venuto dalla terra e noi siamo uomini di terra qui». A Morosini bisogna solo dire grazie, ha aggiunto, «ma saresti tu il primo a dirci che questo grazie va girato alla gente che ti ha cresciuto e quindi alla tua mamma e al tuo papà. Senza di loro tu non saresti tu e noi non saremmo noi».
«Abbiamo perso un figlio e un fratello, il dolore è grande ma sappiamo che non ci vuoi tristi ma con il sorriso, quel sorriso che illuminava sempre tuo viso» ha detto Mariella Vavassori, la madre di Anna, fidanzata di Piermario Morosini. «Ciao Mario, ti ringraziamo della presenza nella nostra vita - ha detto Mariella Vavassori - ci hai insegnato tanto, hai reso i nostri cuori più veri e leali, liberi come eri tu».
«Ti ringraziamo per aver donato tanto tanto amore alla nostra Anna - ha concluso - ti chiedo solo un favore, chiamami Mariella e non più signora, almeno quando mi chiamerai dal cielo».
Come detto sono state suonate due canzoni di Ligague, "Il giorno del dolore" e "Non è tempo per noi": quando il feretro è uscito dalla chiesa è stato salutato da un lunghissimo applauso.
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