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Il Brescia pareggia a Palermo e acciuffa i play out

Le rondinelle riemergono dopo lo 0-2 del primo tempo: alla sfida salvezza col Cosenza i biancoblù avranno il vantaggio della miglior classifica
  • Il Brescia è in campo a Palermo
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  • Eugenio Corini e Daniele Gastaldello prima della partita - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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AA

L’incubo retrocessione, almeno per il momento, è sventato. Il Brescia pareggia in rimonta a Palermo (2-2) e stacca il biglietto per i play out, rendendo vano il successo del Perugia contro il Benevento (3-2). Le rondinelle chiudono la regular season al sedicesimo posto, a pari punti con il Cosenza, che in virtù dello svantaggio negli scontri diretti contenderà ai biancazzurri l’ultimo slot salvezza dovendo giocare la gara di ritorno in trasferta.

Via zoppicante

L’avvio del Brescia è la materializzazione plastica del peggiore degli incubi: approccio troppo molle, gambe che tremano e testa che fatica a connettere. A tutto ciò va aggiunta pure una certa dose di sfortuna, perché al Palermo bastano appena 4’ per sbloccarla: la firma è del solito Matteo Brunori, che squarcia il fugace equilibrio – e la porta di Andrenacci – con un destro a giro imprendibile per il portiere biancazzurro. Il colpo a freddo tramortisce gli uomini di Gastaldello, che perdono ulteriore abbrivio e certezze.

Il ritmo imposto dai siciliani non è scrosciante, ma è sufficiente a disinnescare ogni risorsa offensiva del Brescia. Gli unici flebili sussulti prendono corpo tra il 21’ e il 23’, prima con un tocco sospetto di Nedelcearu nell’area rosanero non punito da Maresca, e poi con un destro in girata di Ayé che si perde alto non di molto. Il Palermo regge l’urto senza alcuno scricchiolio, e gonfia il bottino al 41’: break sul settore mancino dello scatenato Brunori e palla-laser verso il centro dell’area per Tutino, che anticipa nettamente Mangraviti e trova la deviazione vincente, per il 2-0 con il quale cala il sipario sulla prima frazione.

Ribaltamento di fronte

Quasi per una sorta di principio di compensazione, la ripresa del Brescia assume a tratti i connotati del dominio. La prima avvisaglia la regala la rete annullata da Ayé al 49’: il francese deposita il tap-in su assist di Karacic, che è però in offside con la punta della scarpa. Di lì a poco, ad ogni modo, la squadra di Gastaldello riesce a riaprirla: è il 54’ quando Rodriguez rifinisce un contropiede da manuale orchestrato da Björkengren. Scavetto morbido a disinnescare l’uscita di Pigliacelli e Brescia che, sull’onda emotiva di questo episodio, trova addirittura il pari. La firma questa volta è di Ayé, che sigla il 2-2 con un terzo tempo ineccepibile nell’esecuzione, su un cross arcuato dipinto dalla sinistra da Huard. Il finale è scandito da una sofferenza «controllata»: la posta in palio è altissima e non può calmierare il livello di tensione, ma il Palermo non ha più la forza di affondare il colpo come nei primi 45’ e il Brescia s’accontenta comprensibilmente del pareggio. Al triplice fischio deflagra tutta la gioia dei biancazzurri, che si giocheranno la permanenza in B nel doppio confronto con il Cosenza.

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