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Il Brescia e gli arbitri: il dossier dei torti

I dubbi di Budel, il disappunto di ragazzoni. Da Livorno a Modena, viaggio nelle chiamate che hanno sfavorito le rondinelle. Il sondaggio
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Fischi che trapassano i cuori biancazzurri. Fischi le cui conseguenze stortano (o raddrizzano a favore degli avversari) risultati che dicono bene al Brescia. L’ultimo sabato sera a Modena, con quel rigore concesso per presunto fallo di H’Maidat su Rubin che porta il Modena al pareggio.
 
C’è chi inizia a farsi domande. «Da quando sono a Brescia non siamo mai stati trattati così male. Non vorrei che si stiano pagando le vicende societarie...» ha affermato Alessandro Budel nella pancia del Braglia. «Ognuno - commenta invece l’amministratore unico Luigi Ragazzoni - può pensarla come meglio crede ma secondo me non è il caso di parlare di complotti. Io vedo soltanto torti e una forma di miopia che colpisce gli arbitri ogni volta che ci dirigono».
 
Facciamo un ripasso delle decisioni arbitrali controverse, che hanno finito per penalizzare le rondinelle.
 
BRESCIA-LIVORNO 0-1
L’arbitro Manganiello non vede un rigore su Corvia in avvio, poi ne concede uno al Livorno dopo tre ripensamenti sulla sua decisione originale e infine non vede un fallo su Olivera nell’azione che porta al gol partita dei labronici.
 
BRESCIA-TERNANA 0-0
Il direttore di gara Ghersini appare da subito parecchio svagato e nelle situazioni «mezzo e mezzo», nel dubbio, decide sempre a sfavore del Brescia. Al di là del metro generale utilizzato, i biancazzurri reclamano quattro rigori (uno su Valotti e tre su Caracciolo), ma non ne vede nemmeno uno. Almeno due erano netti, mentre gli altri due rientrano nella categoria del «si poteva dare».
 
BRESCIA-VARESE 1-1
L’arbitraggio di Saia per i criteri utilizzati ricorda quello del già citato Ghersini. Ma a parte questo e a parte un cartellino giallo letteralmente inventato ai danni di Antonio Caracciolo, non vede la spinta su Coly che dopo il contatto con l’avversario colpisce la palla con una mano. Per l’arbitro è punizione dal limite per il Varese. Che allo scadere segna e pareggia.
 
BRESCIA-MODENA 1-1
Il rigore che Nasca concede e che consente al Modena di pareggiare è ancora abbastanza fresco nella memoria di tutti. Il direttore di gara, che fin lì non aveva sbagliato nulla, «toppa» alla grandissima e non ha attenuanti perché è posizionato proprio dove l’azione con protagonisti H’Maidat e Rubin si sta svolgendo.

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