Il 16enne Federico, da Ghedi al Meazza

Di Bergomi non ha molto. Non la faccia da «Zio», per cominciare, con tanto di baffoni; non il ruolo: è un attaccante. Ma un dettaglio non da poco lo accomuna allo storico capitano nerazzurro: ha esordito con la maglia della Beneamata in giovanissima età. Cerchiamo di essere più precisi, il campione del mondo di Spagna ’82 calcò per la prima volta l’erba di San Siro a 16 anni, un mese e 8 giorni (era il 30 gennaio 1980, l’avversaria era la Juve, il torneo la Coppa Italia) ed è, stando ai testi, il calciatore che ha esordito in più giovane età con quella maglia in una partita ufficiale.
 

Federico Bonazzoli da Ghedi, che l’altra sera ha giocato 11 minuti (compreso recupero) contro il Trapani, sempre nel trofeo nazionale, è adesso il secondo in quella graduatoria: 16 anni, 6 mesi e 13 giorni. Niente male, se si considera che ha pure avuto un’occasione da gol, appena entrato, che però ha fallito strozzando un po’ il tiro.
 

Tutti dettagli che, fatti i debiti scongiuri, sembrano preludere per il ragazzino nato a Manerbio il 21 maggio del 1997, ma ghedese doc, un futuro roseo. Del resto sta bruciando le tappe: era il più giovane quando giocava negli Allievi, nella scorsa stagione (gli altri erano tutti ’96), è balzato in Primavera con un anno di anticipo e adesso ha provato l’ebbrezza del Meazza; nel frattempo ha fatto parte della Nazionale Under 17 di Daniele Zoratto, anche se non ha partecipato ai Mondiali. In più ha pure un nome «importante», anche se con Emiliano non c’è parentela.
 

E lui non soffre di vertigini: «Il mio segreto? Prima delle partite - spiegava in un’intervista di qualche mese fa - guardo le immagini delle giocate di Ibrahimovic e Ronaldo», che immaginiamo sia Cristiano, però...