I dieci momenti di sport bresciano più emozionanti del 2024
Anna Danesi, Alice Bellandi e Giovanni De Gennaro
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Il 2024 è stato un anno ricco di emozioni per lo sport bresciano. A segnare gli ultimi dodici mesi sono state senza dubbio le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Parigi che hanno visto gli atleti della Leonessa d’Italia in grande spolvero. Quelle di quest’anno sono state edizioni dei Giochi ricche di soddisfazioni, che hanno portato tra città e provincia ben 7 medaglie. Ma successi importanti sono arrivati anche in altre discipline: dalla pallavolo alla pallanuoto, passando per l’atletica. Brescia è ormai un punto di riferimento per lo sport ed è ormai capace di accogliere anche eventi importanti.
Due ori in 19 minuti

È diventata la capitale sportiva d’Italia. Ma in realtà è successo qualcosa che difficilmente sarà replicabile a livello mondiale. Nell'estate del 2023 Roncadelle è finita al centro delle cronache per un record incredibile.
Alle Olimpiadi di Parigi. il primo agosto – data già storica, perché nel 2021 Marcell Jacobs e Tamberi vincevano due ori a Tokyo –, a distanza di 19 minuti l’uno dall’altra, Giovanni De Gennaro e Alice Bellandi sono stati capaci di piazzarsi sul gradino più alto del podio nelle rispettive discipline. Prima il canoista grazie a una prova perfetta nello slalom k1 tra le correnti artificiali di Vaires-sur-marne, poi la judoka sul tatami ha avuto la meglio dell’israeliana Inbar Lanir, che è stata sanzionata tre volte per irregolarità (shido).
Anna Danesi sul tetto del mondo con l’Italvolley

Due ori che non hanno però saziato Roncadelle, perché dieci giorni dopo, l’11 agosto, Anna Danesi ha travolto con l’Italvolley gli Stati Uniti nella finale del torneo femminile di pallavolo. Un cammino trionfale quella della nazionale guidata dalla centrale di Roncadelle. Solo un set perso all’esordio con la Repubblica Dominicana, poi 3-0 ai Paesi Bassi e alla Turchia per concludere il girone al primo posto. Lo stesso risultato con cui Danesi & Co hanno vinto ai quarti di finale contro la Serbia e in semifinale di nuovo con la Turchia, prima di regolare la squadra a stelle e strisce.
Così è stata scritta definitivamente la leggenda. Il punto esclamativo su un mese vissuto costantemente con il piede sull’acceleratore. Un successo non scontato e cercato per anni. Alla fine tre ori, uno ogni tremila abitanti. Quando la realtà supera l’immaginazione.

















Le fate alle Olimpiadi
«È l'emozione più grande che abbia mai provato – commenta Angela Andreoli –, che mi ripaga di tutti i sacrifici fatti: rinunci alla tua vita da adolescente per inseguire il sogno delle Olimpiadi e coronarlo con l'argento dietro gli Stati Uniti e incredibile. Simone Biles mi ha fatto i complimenti»
Nella capitale francese il nome di Brescia ha brillato anche grazie alla ginnastica artistica. Il 30 luglio, con il punteggio di 165.494 la squadra italiana – forgiata a Brescia grazie al lavoro di Enrico Casella – ha conquistato il secondo posto nella gara a squadre. Un argento strepitoso, messo al collo anche da Angela Andreoli, la ginnasta di San Polo protagonista di una prova splendida.
A dimostrazione di quanto la Brixia si ormai un punto di riferimento per la ginnastica artistica a livello mondiale è arrivato poi l’oro di Alice D’Amato alla trave nella gara del 5 agosto. Originaria di Genova, D’Amato è stata adottata dalla Leonessa d’Italia e dalla società di Casella, che l’ha portata nel firmamento dello sport. Mai infatti un’italiana era salita sul gradino più alto del podio in un esercizio di ginnastica artistica alle Olimpiadi.

Le medaglie di Bicelli

Alle Paralimpiadi di Parigi Federico Bicelli si è preso la scena. L’atleta bresciano ha conquistato due medaglie: una d’oro e una di bronzo. La prima nei 400 stile libero S7 il 2 settembre con il tempo di 4'38''70 davanti ai due rivali di sempre l’ucraino Trusov e l’argentino Basiloff, la seconda il giorno successivo nei 100 metri dorso. L’uomo più atteso non ha tradito nell'appuntamento più importante della sua carriera, riuscendo a raggiungere un obiettivo che in pochi possono vantare: due medaglie ai Giochi.
«Ho sognato tanto l’oro, è una gioia che non ha prezzo», ha detto il nuotatore di Borgosatollo quest’estate. Un sogno che è diventato realtà e che ha definitivamente decretato l’assoluto valore dello sportivo bresciano a livello mondiale.
Plebani d’argento

Il 2 settembre 2024 entra di diritto nelle giornate storiche per Brescia. Oltre all’oro di Bicelli, infatti, a Parigi è arrivato anche l’argento di Veronica Yoko Plebani nel triathlon PTS2. Un secondo posto conquistato con il cuore dall’atleta palazzolese, grazie ad una gara conclusa in un’ora, 15 minuti e 31 secondi.
750 metri di bracciate nella Senna, 20 chilometri di pedalate attorno al Grand Palais, 5 chilometri di corsa con le protesi per presentarsi sulla passerella del Ponte Alessandro Terzo. È un triathlon grandioso quello della ventottenne di Palazzolo, che migliora di una posizione la terza casella giapponese di tre anni fa. «Sono sorpresa di me stessa: sono riuscita a essere solida dall’inizio alla fine», ha dichiarato subito dopo la gara, aggiungendo: «è stata la mia ultima gara di triathlon. Sono alla ricerca di cose nuove da provare, esperienze nuove»
La doppietta della Consoli
«Sono felicissimo del risultato ottenuto dalla squadra – le parole dello schiacciatore Abrahan –. Ho dato il massimo per centrare almeno un trofeo. Sono orgoglioso dei miei compagni e di quanto abbiamo saputo fare. Non potevo andarmene da Brescia senza aver regalato almeno una gioia»
Una settimana. Dal 12 al 19 maggio. Tanto è bastato alla Consoli per vincere la Coppa Italia e la Supercoppa di A2 maschile. Sette giorni di pura magia per la squadra allenata da Roberto Zambonardi. Prima il successo per 3-0 contro Ravenna e poi quello per 3-1 con la Yuasa Battery Grottazzolina.
Lo splendido finale di stagione della Consoli entra di diritto nei momenti sportivi più emozionanti dell'anno che sta per concludersi. Due successi meritati e di grande prestigio per una società che da anni lavora con costanza e sacrificio.

Lo scudetto dell’Atletica Brescia
«Mi congratulo con le società vincitrici – ha detto il presidente Fidal Stefano Mei – hanno dimostrato organizzazione, senso di squadra e passione. E lasciatemi ancora ricordare Stefano Martinelli che oggi avrebbe gioito per questa vittoria»
Il 22 settembre l’Atletica Brescia ha vinto il suo sesto scudetto consecutivo. Nella Finale Oro dei Societari a Modena, le Leonesse si sono imposte con 170 punti, battendo l’Atletica Vicentina (152) e la Bracco Atletica (148,5). Tre i successi parziali delle campionesse d’Italia, tutte nella prima giornata, con Britany Anderson nei 100 ostacoli, Nicole Colombi nei 5000 di marcia e la staffetta 4x100 (Giulia Guglielmi, Gaia Pedreschi, Chiara Melon, Gloria Hooper).
Una vittoria nel ricordo di Stefano Martinelli. Quello di settembre è stato infatti il il primo senza lo storico direttore tecnico Stefano Martinelli, vera anima del club, scomparso solo pochi mesi prima della finali.

La Coppa Italia dell’An
«Non c’era nessuno che avrebbe scommesso un euro su di noi – sottolinea il presidente Andrea Malchiodi –. È stato tutto bellissimo»
Ad aprile un altro successo enorme per lo sport bresciano. L’An Brescia ha conquistato la Coppa Italia di pallanuoto battendo i rivali di sempre (e favoriti) della Pro Recco nella piscina di Genova.
Al termine di una gara tiratissima e chiusasi sul 10-10, le calottine bresciane sono riuscite ad imporsi 16-15 dopo i tiri di rigore. Per l’An a segno Irving, Faraglia, Dolce, Balzarini, Del Basso e nuovamente Irving, ma decisiva è stata anche la parata di Tesanovic su Fondelli.

Il Giro d’Italia a Brescia

Nel 2024 il Giro d’Italia ha colorato le strade di Brescia, sia durante la competizione maschile che quella femminile.
A fare da cornice agli uomini a maggio sono stati il Garda e le valli. Sabato 18 si è disputata la crono partita da Castiglione delle Stiviere con arrivo a Desenzano del Garda, che ha intersecato le località storiche della battaglia di San Martino e Solferino. Il giorno successivo si è disputata la tappa regina della corsa rosa. Partenza da Manerba del Garda e arrivo a Livigno, Ben 220 chilometri di fatiche, nei quali i corridori hanno affrontato anche le salite di Lodrino e del Colle San Zeno.
La città è stata ancora più protagonista durante la corsa femminile. Il giro è partito da Brescia il 7 luglio: una cronometro di 14 chilometri con partenza vicino al parco Castelli, un giro per le vie principali di Brescia e l’arrivo in piazza Loggia per assegnare la prima maglia rosa a Elisa Longo Borghini. Il giorno successivo un’altra partenza Bresciana, con il via dal Castello scaligero di Sirmione prima di attraversare la Bassa orientale e arrivare a Volta Mantovana.

































L’addio di Vanessa Ferrari

Le emozioni non sono solo belle. In un anno ricco di successi c’è stato anche un momento che ha rattristato moltissimi sportivi italiani e bresciani. Il 9 ottobre iniziano a circolare le prime voci del ritiro di Vanessa Ferrari, notizia poi confermata dalla stessa ginnasta al Festival dello Sport di Trento.
Era nell’aria da tempo e l’ultimo decisivo infortunio patito prima delle Olimpiadi di Parigi sembrava aver segnato definitivamente il cammino dell’atleta bresciana. Pochi mesi dopo la conclusione dei Giochi è quindi arrivata la decisione definitiva. Stop ad una carriera costellata di successi internazionali: dall’argento nel corpo libero ai Giochi di Tokyo 2020 all’oro mondiale ottenuto nel 2006 ad Aarhus fino alle otto medaglie ai Campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori).
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