Sport

Guardiola, tre giorni da bresciano

Pep Guardiola è giunto a Brescia venerdì accompagnato da tutta la famiglia. Oggi probabile la sua presenza al Rigamonti.
Pep Guardiola nel negozio "Children" di San Zeno
AA

Innanzitutto è un posto che gli piace. Una dimensione che conosce, una realtà a misura d'uomo, una provincia che offre molte opportunità. Arte e montagna. Laghi, moda e buona cucina. Mostre e divertimenti. In più ci sono gli amici da salutare e da conservare. Su tutti il presidente del Brescia Corioni ed il team manager Piovani, unico italiano invitato da Guardiola per la sua festa dei quarant'anni.

A marzo l'ex rondinella aveva fatto una toccata e fuga per incoraggiare la squadra di Iachini, questa volta si è concesso un week end di relax a Brescia con la moglie Cristina e i figli Marius, Maria e Valentina. Nessuna visita alla squadra, lasciata tranquilla nella quiete del ritiro di Coccaglio, ma tre giorni in città come un turista qualunque, approfittando dei campionati europei fermi per dare spazio alle nazionali.
Sono molti quelli che ieri mattina hanno riconosciuto Guardiola mentre passeggiava in piazza Duomo. Molti lo hanno fermato per autografi e fotografie e qualcuno durante la giornata si è addirittura appostato sotto il noto albergo nel centro di Brescia nel quale l'allenatore del Barcellona ha scelto di alloggiare.

Guardiola ha «radunato» a Barcellona la famiglia, andando a prendere i figli a scuola e la moglie nel suo negozio di abbigliamento, ed insieme tutti hanno raggiunto l'Italia venerdì sera con un volo privato. Ad accoglierli c'era Piovani, che li ha condotti in un ristorante a due passi dallo stadio che è rimasto nel cuore di Pep sin dai tempi del Brescia.
L'ex rondinella ha optato per un menù leggero. Mozzarella di bufala, crostini campani e tiramisù. Ed ai titolari del locale ha detto: «Sono felice di essere a Brescia. Questa città mi è rimasta nel cuore. Prometto che tornerò il prima possibile». Poi ha preferito riportare moglie e figli piccoli in hotel, dando appuntamento a Piovani per ieri mattina.
«Mi piacerebbe fare un giro a piedi per la città», ha detto al team manager delle rondinelle, che lo ha accontentato. Una passeggiata da classico turista, con tanto di colazione in una caffetteria a due passi dal Duomo e pranzo a base di pizza.
Sul sabato pomeriggio «made in Brescia» di Guardiola le versioni sono invece discordanti. Secondo qualcuno ha portato la famiglia a visitare Salò, località molto amata dalla moglie Cristina. Secondo altri ci sarebbe stato un incontro con il presidente dell'Inter Massimo Moratti il quale, non è certo un mistero, vorrebbe affidargli la panchina nerazzurra (magari già per la prossima stagione). Più probabile la prima versione, poiché prima di cena Guardiola è stato avvistato in un'enoteca alle spalle del San Filippo per un veloce aperitivo. Di certo, ha fatto una capatina nel negozio di abbigliamento per bambini "Children" a San Zeno, gestito da Mariangela Bertoletti. In serata la tavolata con la famiglia Corioni, alla quale hanno preso parte anche alcuni amici che il catalano aveva conosciuto nei due spezzoni trascorsi ai piedi del Cidneo da giocatore.

Oggi Guardiola è atteso allo stadio per assistere a Brescia-Ascoli. Per la partita con i marchigiani c'è un accredito in tribuna a suo nome. Il tecnico vorrebbe sfruttare l'occasione per osservare da vicino i gioielli del Brescia di cui sinora ha soltanto sentito parlare e per tornare a respirare l'aria del «Rigamonti». Ma qualcuno sostiene che Guardiola potrebbe decidere all'ultimo di disertare lo stadio, scegliendo di tornare in anticipo a Barcellona per evitare giornalisti e bagni di folla. Con il cuore e la mente colmi di brescianità.

Andrea Tramacere

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato