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Giro di Romandia, manca il podio ma Colbrelli è in maglia verde

Dopo la vittoria nella seconda tappa, il valsabbino era tra i favoriti: sul finale un giro a vuoto di pedale
Sonny Colbrelli in maglia verde al Giro di Romandia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Sonny Colbrelli in maglia verde al Giro di Romandia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un giro di pedali a vuoto, forse per un capriccio della catena in una giornata segnata dalla pioggia battente. Quanto basta nelle battute finali della terza tappa del Giro di Romandia per negare almeno il podio a Sonny Colbrelli. Il corridore di Casto, infatti, è arrivato al quarto posto dietro al vincitore di giornata, Marc Soler (Movistar) giunto al traguardo di Estavayer dopo una lunga cavalcata solitaria con un vantaggio di una quindicina di secondi sulla pattuglia di inseguitori.

Tra questi prima del corridore di Casto della Bahrain Victorius, si sono presentati alla fine il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education-Nippo) e lo slovacco tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgroe).

Dopo la gioia della vittoria insperata nella tappa numero due della corsa svizzera, con la quale ieri Sonny Colbrelli si era rifatto del successo sfumato per mezza ruota il giorno precedente, oggi un imprevisto ha negato al valsabbino, tra i favoriti, di mettere in forziere punti preziosi in classifica. A dominare quest'ultima è proprio Soler: Colbrelli è quarto nella generale, preceduto da due big del peloton internazionale, l'inglese Geraint Thomas e l'austrialiano Richie Porte (entrambi della Ineos).

Quanto all'imprevisto costato caro al bresciano, dalle immagini parrebbe essersi trattato di un salto di catena.

Il 30enne della Bahrain, tuttavia, può vantare di vestire ancora la maglia verde destinata nella competizione svizzera al ciclista che guida la classifica a punti, davanti a quello stesso Peter Sagan, tre volte campione iridato, con cui ha duellato fino all'ultimo già in occasione della volata di Martigny, andata proprio allo slovacco, e quindi oggi. E chissà che se la trasmissione non avesse complicato le cose al bresciano, l'ordine di arrivo non sarebbe stato differente.

Quella di oggi era peraltro tappa con pochissime pendenze, ideale per le caratteristiche di Colbrelli: lui stesso aveva puntato tutto più che sulla vittoria nella seconda frazione, arrivata a sorpresa ma con una prova maiuscola, proprio su quella odierna.

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