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Giro d'Italia, senza Gavia la tappa sarà più bresciana

Annullato il passaggio dal passo Gavia per troppa neve, i ciclisti percorreranno 194 km e 4.800 metri di dislivello
GIRO, SALTA IL PASSO GAVIA
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Senza il passo Gavia, la 16esima tappa del Giro d'Italia si fa più bresciana. E con una difficoltà in aggiunta: la salita di Cevo, introdotta per compensare l'esclusione della tappa intitolata a Coppi. Dieci chilometri e seicento metri di salita al 5,9% con 621 metri di dislivello, prima di ridiscendere fino a Forno Allione e quindi Malonno e Edolo, come previsto da principio. 

A fornire i dettagli del tracciato modificato che si concluderà martedì a Ponte di Legno, è stato il direttore di gara, Mauro Vegni. Ci hanno provato fino all’ultimo, ma davanti all’impressionante colpo di coda del generale inverno anche la tenacia camuna ha dovuto arrendersi. Niente Passo del Gavia: troppo elevato il rischio di slavine stante la massa eccezionale di neve ancora presente in quota – fino a dieci metri di altezza lo strato bianco in cui le ruspe si sono insinuate per giorni - e le previsioni non lasciano ben sperare.

Dopo Edolo, si torna a salire verso Santicolo prima e Corteno Golgi poi, sino allo sconfinamento in Valtellina alla vicina Aprica. Da lì, una rapida e ripida discesa porterà i corridori a Stazzona, Tirano e Loveno per la risalita successiva che da Mazzo di Valtellina condurrà la corsa rosa su fino al Passo del Mortirolo. Da lì, riecco i ciclisti in Valcamonica: discesona verso Monno e poi su di nuovo puntando verso Vezza d'Oglio e l'arrivo previsto, a Ponte di Legno. «Certo non sarà la stessa tappa - ha commentato Vegni - ma era l'unica soluzione». Accorciato il tracciato, che misurerà circa 194 km, vanterà comunque un dislivello complessivo di 4.800 metri. Sufficienti di sicuro a dare spettacolo

 

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