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Gazzoli bronzo che vale oro in una Italia da dieci e lode

Il campione d’Europa batte il plotone allo sprint Iride al danese Johansen, 2° Rastelli quasi ripreso
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Bronzo mondiale che vale oro quanto pesa per Michele Gazzoli, straordinario protagonista della sfida iridata. Con una volata delle sue, il bresciano di Ospitaletto è andato a cogliere di potenza il terzo gradino del podio iridato dopo che il compagno di squadra Rastelli lo aveva preceduto di pochi metri conquistando l’argento. E così, complice, la doppietta azzurra alle spalle del danese Johansen, l’Italia degli Juniores continua a collezionare medaglie ai Mondiali di ciclismo portando a sette lo straordinario bottino di Bergen. Al termine di una gara tatticamente perfetta per gli uomini di Rino De Candido, Luca Rastelli ha chiuso al secondo posto, a 51’’, anticipando di pochi metri Gazzoli, campione europeo in carica. Settimo Filippo Zana.

L’Italia sale così a quota 7 medaglie: le altre 5, due d’oro a firma Elisa Pirrone, un argento e un bronzo, erano arrivate sempre a livello juniores dalla ragazze di Dino Salvoldi e l’argento di Puppio a cronometro. Il dominio della formazione azzurra si concretizza anche nel 7° posto di Filippo Zana e il 15° di Fabio Mazzucco, oltre ad una presenza costante degli azzurri nelle fasi salienti di tutte azioni decisive. Piazzamenti che permettono anche di salire sul terzo gradino del podio nella classifica finale della Coppa delle Nazioni. Un piazzamento che fa il paio con il primo posto, ieri, della formazione donne juniores. Il clima, contrariamente alle previsioni, clemente, ha permesso una gara combattuta e ricca di colpi di scena. Nella fuga iniziale di una decina di uomini, il gruppo di Rino De Candido mostra di essere in giornata e lancia Giulio Masotto. Ma si tratta di un tentativo destinato a fallire nell’ultima ora di gara, quando il gruppo si ricompatta e davanti si ritrovano in 5, tra cui Rastelli. Sui fuggitivi, che hanno una ventina di secondi di vantaggio, si porta, da solo, il danese Julius Johansen che si riporta sui battistrada e comincia a tirare, tenendo vivo il vantaggio, mentre dalle retrovie altri 3 corridori, compreso l’azzurro Colnaghi, tallonano da vicino. Il finale. La situazione è incerta, sospesa tra una fuga che sembra poter prendere il largo e il gruppo pronto a rientrare. Per questo motivo, sospinto anche da una grande condizione di forma, proprio quando i primi vengono raggiunti dagli inseguitori, forza in discesa il danese.

Lungo l’unica salita del circuito il fuggitivo tiene; dalle retrovie Rastelli forza e lascia la compagnia, mentre dal gruppo evade anche Zana, che in breve si riporta sui primi inseguitori. Gli ultimi chilometri sono una passerella trionfale per il danese, poi la volata per il 2° e 3° posto con Rastelli e un super Gazzoli che premiano ancora l’Italia.

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