Europei: da Mateju ad Hamsik, in campo un po' di Brescia

Scozia-Repubblica Ceca per il dopo pranzo. Polonia-Slovacchia per la merenda. Spagna-Svezia piatto forte per la cena.
La quarta giornata degli Europei vede chiudersi il gruppo D e la prima giornata del gruppo E. Dopo più di due decenni di assenza, la Scozia riappare sul palcoscenico internazionale: lo fa con Steve Clarke in panchina, che vanta un passato da assistente di José Mourinho ai tempi del Chelsea, anche se nel frattempo i rapporti tra i due si sono decisamente raffreddati. La stella è il capitano Andy Robertson, terzino del Liverpool, la curiosità sta che tra i convocati c’è anche il «colosso» difensivo Declan Gallagher, che nel gennaio 2017 è tornato a giocare dopo aver scontato sedici mesi di carcere per aver picchiato a sangue con una mazza da baseball un uomo davanti a un albergo a Blantyre.
Nella Repubblica Ceca attenzione alla rondinella Ales Mateju, che dovrebbe partire dalla panchina.
Polonia-Slovacchia è una gara che può regalare emozioni particolari sempre ai tifosi del Brescia, visto che negli slovacchi ci sarà Maerk Hamsik, ex rondinella dal 2004 al 2007, che all’ombra del Cidneo ha trovato il tramoplino di lancio per una fantastica carriera. «Sto bene, sono in forma e pronto a giocare», ha dichiarato il centrocampista (e capitano) classe 1987, che la settimana scorsa ha firmato un contratto con turchi del Trabzonspor. «I polacchi sono avversari decisamente molto duri, hanno qualità immensa in attacco e quindi dovremo stare molto attenti in difesa».
La partita forse più interessante del lotto è però Spagna-Svezia. Superate le difficoltà provocate da Covid e infortuni («Finalmente abbiamo potuto allenarci tutti insieme», ha sottolineato Luis Enrique alla vigilia), la Spagna che l'ex tecnico della Roma ha rivoluzionato comincia l’avventura in casa. Non è più targata Barcellona e Real Madrid e a Siviglia, che sulla mappa di Euro 2020 ha preso il posto di Bilbao, riceve una formazione orfana di Ibrahimovic. Luis Enrique viene da giorni di critiche, mal le mette alle spalle. Della partita dice che «la Svezia è forte, ha gente di qualità, ma certo l’assenza di Kulusevski per loro sarà pesante.
La prima partita in un torneo non è mai facile - spiega - perché serve a "tastare il polso" alla competizione, e ci sono sempre molti fattori che possono determinarne l’andamento. Però siamo fiduciosi sul fatto di poterci esprimere ai nostri livelli». Ma anche lui, come Andersson, dovrà far fronte della assenze, tra cui quella di Busquets.
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