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Di Martino: «No punto di arrivo, base di partenza»

Per il procuratore di Cremona Roberto Di Martino l'operazione «non è un punto di arrivo, ma una base di partenza».
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 L’operazione che ha portato all’ emissione di 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere «non è un punto di arrivo, ma una base di partenza» per il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che, in una conferenza stampa in Questura, ha spiegato lo sviluppo delle indagini.

«Speriamo sia un punto di partenza per portare più pulizia in questo bel gioco che è il calcio». Il magistrato ha spiegato l’organigramma dell’associazione della quale i sette componenti italiani sono già stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione.

Di Martino ha spiegato che l’associazione rivestiva caratteristiche «transnazionali» e che per le indagini è stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo dell’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santoni e dell’amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, «si sono enormemente concretizzate» le responsabilità di fronte anche a un «pericoloso intervento di inquinamento probatorio».

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