Ciclismo, Zanesi: «Priorità al Velodromo di Montichiari da riaprire»

Una gestione collegiale del Comitato, il coinvolgimento del mondo paraciclistico e amatoriale, un circuito polivalente strada e mtb per Giovanissimi, il coinvolgimento del Comitato circa le decisioni sul Velodromo di Montichiari e la prossima riapertura della pista con slot orari riservati al ciclismo di base. Oltre al supporto costante alle società. Sono questi alcuni dei punti qualificanti per il prossimo quadriennio illustrati dal neo presidente Paolo Zanesi, ospite del Giornale di Brescia.
Classe 1954 di Montirone, dopo un’intensa attività amatoriale, nel 2011, conquistato dalla mountain bike, ha avviato la squadra di fuoristrada del Velo club Montirone, divenuta uno dei punti di riferimento del movimento provinciale mtb per numero di giovani tesserati.
Dopo essersi impegnato nel comitato regionale della Federazione come delegato per il fuoristrada, Zanesi è partito in questa nuova avventura nel Comitato provinciale Fci forte del sostegno di Trebbi, Giudicati, Botti e Chiodi risultati i più votati. Appena insediato il nuovo presidente ha accettato di sottoporsi ad una serie di domande presso la redazione del Giornale di Brescia.
Quali saranno i punti qualificanti del suo programma e in che cosa si vorrà differenziare rispetto alle passate edizioni?
«Punto innanzitutto su una gestione collegiale del Comitato, non mi è mai piaciuto l’uomo solo al comando e poi naturalmente cercherò un dialogo costante con le società. Brescia è una delle province più ciclistiche d’Italia e rispetto ad altri territori siamo fortunati. Non nascondo tuttavia le difficoltà, soprattutto nelle piccole società, generate da una serie di cavilli burocratici ed economici conseguenza dalla Riforma dello sport che mi auguro possa essere migliorabile».
Qualche apprensione sta generando l’adozione obbligatoria del Safe guarding, il garante antibullismo.
«A parte gli aspetti economici con costi che gravano sulle società, il problema va affrontato adottando un modello organizzativo. In generale le piccole società che sopravvivono di volontariato fanno fatica a continuare l’attività. Come Comitato provinciale, insieme a quello regionale ci possiamo fare carico di esprimere tutto il disagio per tale sistema che, tuttavia, al momento è quello con il quale dobbiamo confrontarci».
A lei, così attento alla polivalenza non sarà sfuggita l’esigenza di riaprire al ciclismo di base il velodromo di Montichiari?
«Va riaperto quanto prima e abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso dal presidente nazionale Dagnoni. Al mattino la pista sarà destinata alla Nazionale italiana, al pomeriggio sarà riservata al ciclismo di base e alle categorie giovanili, alla sera agli amatori che sono l’unica categoria che pagherà per poter girare nell’impianto».
Chi lo gestirà concretamente?
«La Federazione ha detto che ci penserà lei a gestirlo, come Comitato abbiamo chiesto di essere coinvolti nelle decisioni e riunioni che riguardano il futuro dell’impianto. Probabilmente credo si servirà di una società controllata».
Sul fronte gare ci sono novità?
«Sì, siamo in fase di approvazione del calendario provinciale, dovrebbe nascere una nuova corsa a tappe in provincia (per la categoria Juniores ndr.), mentre stiamo lavorando ad un progetto di gare promiscue, mtb e strada rivolto ai Giovanissimi, categoria che nel reclutamento su strada sta incontrando qualche difficoltà».
Ultima questione riguarda i passaggi dei giovani atleti fra una squadra e l’altra. Un caso scoppiato quest’autunno ha agitato il mondo ciclistico provinciale.
«Voglio dire chiaro e tondo che il comportamento di questa società peraltro di fuori provincia è stato indecente e nonostante alcuni team abbiano rifiutato il nulla osta purtroppo non si è potuto fare nulla. Ma stigmatizzarne il comportamento questo sì, anche per rispetto di un signor sponsor bresciano che non è responsabile della vicenda. Trattandosi di atleti minorenni parte delle responsabilità invece ricadono sui genitori che hanno seguito le sirene».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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