Ciclismo

Un virus ferma il primo Tour de France di Michele Gazzoli

L’ospitalettese, costretto al ritiro dopo pochi chilometri per problemi di stomaco, è finito in ospedale per accertamenti: «Dipiace, ma sto davvero male»
Il bresciano Michele Gazzoli - Foto Instagram © www.giornaledibrescia.it
Il bresciano Michele Gazzoli - Foto Instagram © www.giornaledibrescia.it
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Da prima indimenticabile a momento da cancellare dalla memoria. Tra le tante ipotesi che Michele Gazzoli aveva fatto circa il suo debutto al Tour de France, certo non era contemplato il ritiro dopo una manciata di chilometri con un ricovero in ospedale per controlli. È un virus a fermare la prima volta alla Corsa Gialla del venticinquenne dell’Astana, per cui la tappa Firenze-Rimini (206 chilometri) - prima delle trittico italiano - si trasforma ben presto in un calvario.

Problemi

L’ex campione europeo Juniores ha iniziato presto ad accusare problemi di stomaco e vomito durante la corsa e in una condizione di estrema difficoltà, ancora tra il valico dei Tre Faggi ed il Carnaio, ha deciso di ritirarsi. Un problema che in realtà ha colpito la metà dei corridori del team kazako, compreso l’atteso Mark Cavendish, che ha però tenuto duro arrivando entro il tempo limite in Romagna.

«Erano tutti pimpanti alla partenza - racconta Stefano Zanini, storico direttore sportivo dell’Astana a Qui bici sport - Poi, all’improvviso, Gazzoli ha cominciato a vomitare e non ha smesso nemmeno quando si è fermato. Provo tanto dispiacere perché è un giovane al debutto».

Gazzoli in seguito è stato trasportato in ospedale per controlli, ma il perdurare dei suoi problemi di stomaco ha fatto propendere per la prudenza. «Sono molto dispiaciuto, ma sto veramente male», ha fatto sapere Gazzoli tramite il suo entourage. Il sospetto è che il virus (o l’intossicazione alimentare, al momento ci sono versioni certe da parte del team Astana) fosse però già in circolo considerando che anche alla vigilia Gazzoli avvertiva pesantezza di stomaco. Niente, però, a confronto di quanto patito ieri e che gli è costato il poco invidiabile record di primo ritirato dalla corsa a tappe più prestigiosa del mondo.

La frazione

Una corsa che intanto, in una tappa ondulata tra la Toscana e la Romagna, regala prima tappa e maglia gialla (la prima di sempre per lui) all’esperto francese Romain Bardet, leader provvisorio a quasi 34 anni nell’ultimo Tour della sua carriera.

Per Bardet (Dsm), che in passato ha incassato tante delusioni, una vittoria che sa di redenzione, attaccando sul San Leo e scortato sul traguardo dal compagno Van den Broek (fuori dall’inizio), giusto in tempo per evitare di essere riacciuffati dal gruppo. Oggi l’omaggio a Pantani: si parte dalla sua Cesenatico per arrivare a Bologna (199,2 chilometri) dopo una doppia ascesa a San Luca che promette grande spettacolo. E intanto già ieri Tadej Pogacar (Uae) era quarto al traguardo insieme agli sprinter delusi: un piazzamento indicativo del suo stato di forma dopo il dominio al Giro d’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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