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Chris Froome è stato trovato positivo al salbutamolo

Si tratta di un broncodilatatore. Froome può usarlo per l’asma, ma nelle urine ne è stato trovato troppo
Chris Froome alla Vuelta - Foto Ansa/Epa - Javier Lizon
Chris Froome alla Vuelta - Foto Ansa/Epa - Javier Lizon
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Christopher Froome positivo ai controlli antidoping. Il campione britannico del Team Sky, che in questa stagione ha messo a segno la doppietta Tour-Vuelta, è risultato positivo al salbutamolo, un broncodilatatore, in un controllo disposto lo scorso 7 settembre proprio durante la Vuelta. 

Le contronalisi, informa l'Uci in un comunicato stampa, hanno confermato la positività di Froome.

Il 32enne corridore ha ricevuto la notifica della positività lo scorso 20 settembre. Nel comunicato la Federazione internazionale sottolinea che «pur non essendo richiesto dal Codice mondiale antidoping, l'Uci segnala sistematicamente potenziali violazioni delle regole antidoping, tramite il proprio sito internet, quando si applica una sospensione provvisoria obbligatoria. Ai sensi dell'articolo 7.9.1. delle regole antidoping dell'Uci, la presenza di una sostanza specifica come il salbutamolo non comporta l'imposizione di tale sospensione».

In sostanza, l'Uci non ha sospeso il corridore dalle gare perché tale misura non è prevista per il salbutamolo. Froome ha il permesso di usarlo per i problemi di asma di cui soffre da tempo, ma i livelli riscontrati nelle urine sono superiori alla soglia massima consentita di 1000 nanogrammi per millilitro

 

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